Massa, 24 gennaio 2011 - La procura della Repuublica di Massa sta per acquisire un filmato che potrebbe dare risposte agli interrogativi sulla tragica fine in odore di zolfo di Fabio Rapalli, trovato cadavere in un bosco di Pontremoli il 7 settembre 1996. L’inchiesta sulla morte misteriosa in terra apuo-lunigianese dell’imprenditore dell’Oltrepò pavese, scomparso all’età di 31 anni, fatta riaprire dal dottor Federico Manotti, facente funzione di procuratore capo, su rivelazioni del nostro giornale, sta facendo passi avanti. Nei giorni scorsi, infatti, su disposizione del sostituto procuratore Rossella Soffio, titolare dell’inchiesta, il Luogotenente Carlo Panattoni, che svolge le indagini, ha ascoltato il giornalista del Tg5, Paolo Capresi, in relazione a un’intervista a un ex satanista. Il cronista, da noi contattato, ha sostanzialmente detto di aver confermato che nel corso di un’intervista, un fuoriuscito dalle Bestie di Satana, in una parte non andata in onda, aveva raccontato di adepti della setta che frequentavano il bosco di Pontremoli, lo stesso bosco dove fu trovato senza vita l’imprenditore. Nei prossimi giorni la Procura dovrebbe acquisire la registrazione integrale dell’intervista trasmessa da Canale 5. Sta inoltre svolgendo altre indagini per far luce su una vicenda che a distanza di tanti anni è ancora avvollta nel mistero.

 


Quando fu scoperto il cadavere si parlò subito di suicidio, ma questa ipotesi non ha mai convinto gli inquirenti. Alla fine degli anni novanta, infatti, fu aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio che non portò a nulla. Nel 2008 l’allora procuratore capo del tribunale di Massa, dottor Umberto Panetta, riaprì il fascicolo e affidò le indagini ai carabinieri di Stradella, nell’Oltrepò pavese, la terra di Rapalli. Ma non emersero elementi tali da dar corpo alle ipotesi di istigazione al suicidio o di omicidio. Restavano senza risposta molti interrogativi. Si arriva così al 19 ottobre dello scorso anno quando in un servizio del Tg5 a cura del collega Capresi un fuoriuscito dalla setta Bestie di Satana rivela che il ventiseienne Doriano Molla, trovato il 26 dicembre del 2000 nella vallata del Diavolo, nel Parco del Ticino a Cavaria con Premezzo, cioè in un bosco e impiccato a un albero, come Rapalli, "fu ucciso dalla setta" e che "sarebbe dovuto sembrare un suicidio ma ci fu uno sbaglio". Un episodio isolato o ci sono stati altri omicidi mascherati da suicidi? Il dubbio che quell’ex affiliato alle Bestie di Satana sapesse di altri casi analoghi era legittimo. E’ lo stesso dubbio che hanno sempre avuto il maresciallo Claudio Ghini dei carabinieri di Stradella e l’investigatore Luca Venturini, direttore della Vs Investigazioni, che si occupò del caso Rapalli per conto della famiglia del giovane imprenditore. "Nella parte che non ho mandato in onda — sono parole di Capresi — il fuoriuscito della setta mi ha detto che c’erano state diverse decine di omicidi mascherati da suicidi e che si recarono anche nel bosco di Pontremoli dove fu trovato cadavere Fabio Rapalli». Questa rivelazione ed altri interrogativi messi in luce dal nostro giornale hanno convinto la Procura a fare nuove indagini per dare finalmente delle risposte".