Nonostante il contesto economico più incerto, il 21% delle famiglie ha dichiarato di aver aumentato il numero di viaggi rispetto al passato, mentre il 14,1% preferisce soggiorni più brevi ma più frequenti. Le destinazioni preferite restano quelle vicine e facilmente raggiungibili, scelte dal 31,5% degli intervistati. La stagione estiva si conferma il periodo più gettonato (83%), ma cresce l’interesse per viaggi primaverili (24%) e invernali (17%), segnale di una destagionalizzazione lenta ma costante. Le famiglie italiane scelgono dove andare sulla base di criteri pratici e valoriali: il prezzo è il primo fattore di scelta (75%), seguito dalla presenza di servizi per bambini (65%), dal comfort, dalla sicurezza e dalla qualità percepita. La maggioranza delle famiglie intervistate conferma di preferire il soggiorno in un family hotel estremamente specializzato, ma aumentano le richieste per residence, agriturismi e soluzioni flessibili, spesso percepite come più economiche e gestibili. È interessante notare che il 79% delle prenotazioni avviene direttamente sul sito della struttura, ma il 41% degli utenti utilizza portali tematici specializzati come Bimboinviaggio.com per orientarsi e confrontare l’offerta. Resta invece più tiepido l’approccio alla sostenibilità: solo il 13% delle famiglie la considera una priorità assoluta nella scelta della struttura, anche se il 46% ammette di tenerne conto se le iniziative green vengono comunicate in modo chiaro e credibile.
Cosa FareDieci hotel e residence perfetti per i bambini: anche le strutture toscane vincono l'Oscar