ANGELA BALDI
Cosa Fare

L’ultima silloge poetica di di Lucrezia Lombardo, intitolata “La venditrice di menta”

Verrà presentata il prossimo 2 dicembre, alle ore 17.30, presso La Feltrinelli Point di Arezzo

lombardo

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Arezzo, 23 novembre 2023 – Verrà presentata il prossimo 2 dicembre, alle ore 17.30, presso La Feltrinelli Point di Arezzo (Via Garibaldi 107, Arezzo) l’ultima silloge poetica di di Lucrezia Lombardo, intitolata “La venditrice di menta” (Progetto Cultura editore, Roma).

La serata, aperta a tutta la cittadinanza, verrà condotta dalla Prof.ssa Claudia Secciani, docente di Lettere, che dialogherà con l’autrice, con l’accompagnamento della lettura di alcuni testi tratti dalla silloge.

La raccolta dell’autrice aretina è composta da un’ottantia di componimenti che hanno per protagonista l’infanzia, concepita come dimensione irrecuperabile e sede di una purezza ormai smarrita. Le sensazioni dense e nostalgiche -come scrive il prefatore Carlo De Ambrogio- si alternano, così, alla riflessione sulla caducità della condizione umana, simile in tutto e per tutto alle nuvole del cielo, che corrono veloci e le cui tracce si perdono, infine, nel blu. Nella silloge è altresì presente la consapevolezza dell’impossibilità storica di raccontare le vicende dei piccoli uomini -i più saggi, a parere dell’autrice- depositari di quell’ultimo baluardo di umanità, che l’attuale corso degli eventi pare voler cancellare. Lo scorrere del tempo è dunque uno dei motivi ricorrenti dell’intera raccolta, in cui i ritmi della natura e quelli dell’uomo paiono destinati a scontrarsi e a non potersi armonizzare, nella misura in cui l’esistenza umana si approssima alla vita della minuscola e indifesa formica, sovrastata, inevitabilmente, da un’immensità inafferrabile e imprevedibile. L’essenza dell’uomo resta, perciò, un mistero indecifrabile e la verità si mostra a sprazzi, come intuizione non razionalizzabile e che proprio il linguaggio mistico della poesia sembra poter cogliere. Seppur protesa costantemente nel futuro -orizzonte dell’aspirazione umana, del sogno e del desiderio- la silloge vuole soffermarsi su di un passato interiore, bacino di memorie e lezioni, che si fa poi storico, nella misura in cui, solo nella memoria viva di ciò che è stato, si dà l’autentica possibilità di costruire qualcosa di nuovo e duraturo, in grado di sostenere il peso del dolore e di sopravvivere al bacio di morte del nichilismo.