La ’stampella’ di Iv a Firenze: idee innovative per l'Economia Circolare

In vista del voto di martedì prossimo, Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva, sostiene convintamente il Piano regionale dell'Economia Circolare, che mira a creare lavoro e produrre energia. La Regione svolge una funzione di regolazione e il mercato trova il suo punto di caduta economico.

C’è qualcuno che fa la conta dei voti in vista di martedì prossimo quando in piano per l’Economia circolare approderà nell’aula del consiglio regionale toscano. Qualche voto dem, si racconta, è volatile, qualche consigliere potrebbe assentarsi o astenersi. O votare contro. Sicuri per il sì invece i voti di Italia Viva.

"Sosterrò convintamente la proposta del Piano dei rifiuti dell’assessora Monni. Un Piano che arriva a seguito di un percorso condiviso che ci ha visti protagonisti fin dall’inizio. L’atto dà seguito e recepisce quegli interventi infrastrutturali che furono manifestati pubblicamente a livello regionale così come avevamo chiesto - spiega Stefano Scaramelli, capogruppo di Iv– C’è finalmente una visione regionale di insieme che a mio avviso meriterebbe perfino una cornice unica regionale, con la costruzione di un Ato Unico".

Il Piano regionale dell’economia circolare "che a me piace definire “piano industriale”, vede i rifiuti e la loro trasformazione divenire materia prima di nuovi processi finalizzati a produrre energia, calore e soprattutto creare lavoro".

La Regione "svolge funzione di regolazione e il mercato trova il suo punto di caduta economico senza gravare su imprese e cittadini". Ed ha "la possibilità di essere unica e unita come sistema di circolarità, con territori come Siena, Arezzo, Pisa, Grosseto e Livorno in grado di dare risposte che in questo momento per esempio l’area fiorentina non è in grado di dare, dove la discarica verrà usata solo in modo residuale". Dentro una logica di sistema, conclude Scaramelli "la Regione va a clmare uno storico gap di programmazione".