
"Negli ultimi anni il mercato privato ha fatto lievitare i prezzi degli affitti, senza alcun tipo di regolamentazione o equo canone. Dopo la pandemia – spiega Camilla Diurno (foto), studentessa in affitto e attivista dell’associazione di sinistra Cambiare Rotta -. abbiamo dovuto far fronte a prezzi degli affitti sempre più alti. Una singola in media si trova a 300 euro, ma si può arrivare anche a 400 euro, con tutte le spese escluse".
E anche se a pranzo, tra una lezione e l’altra, si mangia a mensa, ci sono poi le spese per la cena, i trasporti, le bollette.
"E c’è la corsa al guadagno sfrenato – spiega ancora la studentessa, che insieme ad altri suoi colleghi, pochi giorni fa ha piantato una tenda simbolica, per protestam davanti alla sede del Dsu di Pisa -. La città universitaria, infatti, è anche la città turistica. "E tanti hanno preferito convertire le stanze in b&b, coni guadagni netti ben più altI. Un fenomeno, quello del caro-affitti che riguarda anche il tema del diritto studio, degli affitti in nero, e della scarsa manutenzione: "Basta guardarsi intorno per scoprire che la media si piazza a 350 euro mensili - prosegue Camilla – con utenze escluse e in molti casi una manutenzione fatiscente".
Enrico Mattia Del Punta