
Infermiera morta incinta. Anche il bimbo non ce la fa
Non ce l’ha fatta. Il piccolo Andrea è morto ieri fra le braccia del padre Antonio, all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era ricoverato da domenica scorsa, non appena venuto al mondo con un taglio cesareo d’urgenza. L’intervento si era reso necessario in seguito al malore che aveva colpito mamma Laura, 37 anni, incinta di otto mesi. Da quel momento, nella loro casa pistoiese a Porta al Borgo è stato tutto un precipitare degli eventi con i primi tentativi del compagno Antonio di soccorrere la donna, di professione infermiera, in graduatoria per essere assunta alla casa circondariale di Prato; poi l’arrivo dei medici, il trasporto in ospedale, con tutte le strutture allertate e pronte ad accoglierla e che si sono prodigate per salvare la vita a Laura e al suo bambino. Tuttavia, nonostante gli interventi di emergenza-urgenza, Laura non ce l’ha fatta. Il piccolissimo Andrea è nato in quei momenti concitati per poi essere ricoverato al Meyer di Firenze dove è stato seguito con amore anche da tutto il personale fino a ieri. Il padre era con lui quando il piccolo ha chiuso gli occhi per sempre ed ora ha bisogno dell’affetto e il sostegno di tutti.
A Laura e al piccolo Andrea in questi giorni di straziante dolore Antonio ha rivolto ogni pensiero: "È bello come la mamma" aveva detto pochi giorni fa proprio a La Nazione, mentre le ore trascorrevano alternando fiumi di lacrime, sospiri di speranza, dolore, abbracci, interrogativi e ancora lacrime e ancora speranza. Da ieri pomeriggio Antonio è solo, senza Laura e senza Andrea, il piccolo che Antonio stesso aveva definito "l’ultimo dono di Laura". L’ultimo, ma non l’unico "perché gli organi di Laura sono stati espiantati".
Valentina Conte