
di Gabriele Masiero
CALAMBRONE (Pisa)
Piazza Duomo a Milano, Rimini, Spoleto e ora piazza Madonna a Calambrone, sul litorale pisano. Sono le tappe dei grandi teschi d’autore della mostra The Skull parade che coloreranno l’estate dell’Eliopoli Summer 2023 fino a settembre per ricordare al pubblico degli spettacoli della rassegna estiva ma anche alle migliaia di turisti che frequentano il borgo balneare che i soggetti di cartapesta che animano i carri viareggini "muoiono" dopo le sfilate e risorgono in altra forma, artistica, in una mostra che dal 2020 a oggi ha incantato migliaia di visitatori.
Proprio come le ex colonie di Calambrome recuperate e riconvertite a nuova vita dopo il declino dei decenni passati. La mostra, curata da Maurizio Vanni, è nata da una partnership tra la Fondazione Carnevale di Viareggio, il Comune di Viareggio e il Lucca Center of Contemporary Art per creare un confronto-incontro tra il mondo della creatività funzionale degli artisti del Carnevale di Viareggio e quella degli artisti internazionali, che si sono confrontati con l’archetipo del teschio: un volume a tuttotondo di 165x120x180 centimetri, originariamente bianco, che è stato dipinto accogliendo le sollecitazioni di ciascun creativo. "La mostra racconta, attraverso forme ed espressioni artistiche differenti, messe a confronto, il senso della vita – spiega Maria Lina Marcucci presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio – e il Carnevale è la festa della rinascita per eccellenza. Il viaggio della mostra continua portando con sé stupore, curiosità e creatività".
"Le ex colonie marine di Calambrone, dopo la loro funzione hanno avuto un lungo periodo di decadenza e sono di fatto morte – aggiunge Marco Bonciolini, presidente dell’associazione Eliopoili – ma adesso possiamo dire che sono state trasformate e sono rinate. Su questo principio della morte e della rinascita si basa il connubio con gli artisti della Fondazione Carnevale di Viareggio grazie ai quali oggi sono presenti 16 teschi giganti fioriti e colorati che vogliono suscitare emozione e stupore come deve fare l’arte urbana e l’arte contemporanea quando viene inserita e diventa parte del paesaggio. Siamo molto onorati di questo sodalizio e ci auguriamo che la visita alla mostra diventi un appuntamento per molte persone e molti turisti come sembra già dai primi momenti nei quali sono state collocate".
E’ il Dìa de los muertos, festa messicana, unica al mondo, fortemente sentita e partecipata, che ha acceso la fantasia degli ideatori del progetto i quali, a modo loro, hanno voluto utilizzare il simbolo del teschio come palinsesto narrativo sul quale manifestare pensieri, stati d’animo o semplici racconti decorativi per trasformarlo in uno strumento evocativo e comunicativo.