Over 80 e vaccinazioni, la Liberazione dalla paura di non farcela

Il commento

Vaccini anti-covid

Vaccini anti-covid

Firenze 28 marzo 2021 - Ha detto "Misuratemi sulle mie parole" l’altra sera il presidente della Toscana Eugenio Giani a ’Porta a porta’. Entro Pasqua 200mila ultra 80enni saranno vaccinati ed entro il 25 aprile tutti i 380mila. Ok, ci siamo segnati sul calendario il 5 aprile (bonus di Pasquetta visto che le vaccinazioni non si fermano) e il giorno della Liberazione. Quest’anno per tanti nostri vecchi non solo ricordo della guerra e del regime nazifascista, ma anche liberazione dall’ansia e paura di non farcela.

Ha detto bene con misura la Cisl nei giorni scorsi: “Sul piano vaccinale siamo molto indietro con gli ultraottantenni e le persone fragili. In questi mesi, con gli altri sindacati pensionati, ci siamo confrontati spesso con le autorità competenti, ma sulla gestione del piano vaccinale restano poco comprensibili alcune scelte: ad esempio ci è parso sbagliato vaccinare chi lavora in smart working e non incontra il pubblico, semplicemente perché appartiene a una categoria. Così come restano riserve sulla esclusiva vaccinale degli over 80 tramite medici di famiglia: per gli autosufficienti sarebbe meglio, anche in Toscana, utilizzare i punti vaccinali, per poter accelerare” , così Viviano Bigazzi, segretario generale della Fnp, il sindacato pensionati Cisl, di Firenze-Prato. Già, ancora non abbiamo capito perché la lungimiranza politica non ha permesso di selezionare i beneficiari in prima battuta dei vaccini Pfizer, dosi come l’oro che luccica in mezzo al deserto del Nevada. E perché si continua a sbagliare con le prenotazioni caotiche ai super fragili e ai loro veri caregiver.

Sapevamo tutti che la macchina per la vaccinazione di massa era assai complessa: gli eventi lo hanno dimostrato bene, ma sono diventati nefasti in molti casi proprio perché caratterizzati da scelte discutibili rivelatesi assai sbagliate. Un lusso che ora, proprio ora, non possiamo permetterci.