Ragni, il nostro incubo primitivo

Il commento

Firenze, 20 maggio 2018 - I ragni provocano le nostre paure e scatenano veri e propri attacchi di panico. Si insinuano nei nostri incubi peggiori. Fermi con le ciabatte: non vanno schiacciati. I ragni si salutano con la mano. Il gesto porta fortuna e guadagno.

In Italia abbiamo oltre 1.600 specie di ragno. Il ragno più pericoloso è la malmignatta o vedova nera, la femmina uccide il maschio dopo l’accoppiamento. Vive in Sardegna e nell'Italia centro-meridionale, nei terreni pieni di sassi. E’ piccolo e nero, addome globoso con tredici caratteristiche macchie rosse. Il morso provoca nausea, vomito, dolori addominali, shock anafilattico e sensazione di morte imminente. I sintomi si esauriscono in qualche giorno.

Pericoloso può essere anche il morso del ragno violino o ragno eremita a causa del suo potente veleno con effetto necrotizzante che è responsabile del cosiddetto loxoscelismo formazione di un ulcera che può estendersi sotto la cute per alcuni centimetri piena di pus e materiale necrotico. Gli effetti più gravi del morso, che possono portare all’amputazione di un arto, si osservano in soggetti particolarmente sensibili al veleno. Di piccole dimensioni e di colore marrone , non ama la luce e spesso si infila sotto i vestiti, dentro le calzature o sotto le coperte del letto. Ha sei occhi invece di otto come la maggior parte dei ragni e sul corpo una macchia scura a forma di violino.

Non tutti i ragni sono pericolosi anche se hanno un morso dolorosissimo come la Segestria florentina un grosso ragno nero presente in tutta la penisola e che vive su vecchi muri in ragnatele tubulari e lungo il fiume Arno e la Lycosa tarentula un grosso ragno che raggiunge i 7 cm che in Italia centro-meridionale ( zona Taranto o fiume Tara) staziona in buche nel terreno profonde una ventina di centimetri.

Di ragni ce ne sono tanti e di tanti colori ma la maggior parte è innocua anche se il morso può dare reazioni cutanee o allergiche. Se siete stati morsi cercare di identificare il ragno, lavate abbondantemente con acqua fredda e sapone la zona interessata, usate il ghiaccio sopra la zona colpita e sollevate l’arto se avete dolore prendete del paracetamolo. Occorre sorvegliare la ferita nelle prime 24 ore e se compaiono difficoltà a respirare senso di soffocamento o di svenimento mmediatamente rivolgersi al pronto soccorso. Ieri mattina all’interno del parabrezza del mio motorino c’era un ragno. Danzava. Poi è sparito …nel pomeriggio stavo ancora bene.

Stefano Grifoni è direttore del Pronto soccorso di Careggi, Firenze