Leggere a voce alta fa benone

Il commento

Firenze, 12 ottobre 2019 - Leggere a voce alta? Accende la fantasia dei bambini e dei ragazzi alla faccia di social, di smartphone e di giochetti on line di battaglie e tesori vari. Su questa strada la Regione Toscana ha deciso di investire per consolidare, e accrescere le potenzialità dei giovani e fare della scuola sempre più un laboratorio per i cittadini consapevoli del domani.

L’iniziativa si chiama ‘ Leggere: Forte!’: è il progetto, unico a livello nazionale, con il quale appunto la Regione Toscana apre una pagina tutta nuova dove la lettura ad alta voce dal nido fino alla scuola di secondo grado diventa strumento per conseguire il successo scolastico e competenze per la vita. Con la direzione del gruppo di ricerca del professor Federico Batini del Dipartimento di filosofia, scienze sociali umane e della formazione dell’Universita’ di Perugia, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con Indire e Cepell (il Centro per il libro e la lettura presso il Ministero dei beni culturali), ‘ Leggere: Forte!’ e’ il progetto congiunto di ricerca-azione sugli effetti della lettura ad alta voce che ha preso il via nell’ambito della Fiera Didacta Italia 2019 con la volonta’ di mantenere una pratica destinata a durare nel tempo.

Obiettivo: leggere e leggere, forte appunto, tutti i giorni, in modo sistematico, cominciando nei servizi per l’infanzia e progressivamente in tutto il sistema di istruzione della Toscana. E vedere l’effetto che fa. Il progetto è accompagnato da una ricerca in cui saranno misurate alcune dimensioni emotive e cognitive per verificare gli effetti reali che produce sui bambini e sui ragazzi l’intervento intensivo della lettura ad alta voce.

«Se praticata, con costanza  a scuola, la lettura diventa uno straordinario strumento di democrazia fornendo a tutti la possibilità di avere successo formativo» sottolinea Federico Batini, direttore scientifico del progetto. Non solo: leggere ad alta voce promuove nel bambino l’autostima, aiuta a riconoscere e concettualizzare le emozioni proprie e altrui. E allora leggiamo, leggiamo anche forte. E le emozioni prenderanno forma nella fantasia, cassaforte dell’anima.