Basta slogan. C’è un cancro da estirpare

Il lavoro insicuro

Incidente sul lavoro (foto di repertorio)

Incidente sul lavoro (foto di repertorio)

Firenze, 6 maggio 2021 - L'insicurezza sul lavoro è una pandemia. Siamo di fronte a un’emergenza gravissima. Tanto è il tempo in cui si ripete che è diventata un cancro difficile da estirpare. Se non ci si rende conto che va affrontata davvero come priorità nelle agende politiche, i lutti, le lacrime e le tragedie si ripeteranno.

E la politica avrà ancora una volta abbiaiato alla luna, si sarà avvitata su se stessa, avrà messo in campo rituali e frasi fatte. E purtroppo tutto tornerà come prima. Ora le parole sono forti, si parla di medievo del terzo millennio, si condanna e si rievoca la parola prevenzione. Scenari già visti, copioni già ascoltati.

Urge una svolta vera e concreta. Poche chiacchiere e molti e determinanti fatti. Abbiamo di fronte la prospettiva del Recovery plan, i soldi dell’Europa, gli obiettivi di far rilanciare e modernizzare il Paese. In primo piano, senza se e senza ma, devono esserci anche formazione e giovani oltre alla transizione verde, devono esserci aiuti alle pmi per rendere sicure le aziende, dalle più piccole alle medie oltre alla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Se non facciamo così, la tragedia di Montemurlo entrerà nella storia degli incidenti sul lavoro e li rimarrà. Sarà una sconfitta per tutti. Ancora una volta. E siamo stanchi di sentir parlare di task force straordinarie per i controlli anti infortuni: gli ispettori delle Asl in numero adeguato devono essere la normalità in un paese normale.