Vulpis: "Il Montevarchi? È un esempio"

Il vice presidente della Lega Pro: "La socità si sta muovendo con oculatezza e competenza. Il caso Campobasso? Un paradosso"

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di Giustino Bonci

Era stato profetico Marcel Vulpis, vice presidente vicario della Lega Pro, quando a fine gennaio aveva tenuto a battesimo lo stadio Brilli Peri riaperto dopo la ristrutturazione, pronosticando all’Aquila una salvezza tutta da conquistare. Nel tempo, quindi, il rapporto di stima tra il braccio destro del leader della serie C Francesco Ghirelli e il Montevarchi si è consolidato. Lo ripete anche nell’intervista che ci rilascia nel momento in cui tengono banco il caso Campobasso e il relativo slittamento dei calendari: "E dire – esordisce Vulpis – che siamo il campionato con il maggior numero di squadre ai nastri di partenza in Europa. È vero – prosegue - fin dalla passata stagione l’Aquila si sta muovendo con oculatezza e competenza. Oltre al presidente Angelo Livi e ai soci ci tengo a citare Andrea Romei, un manager attento ai conti e i risultati a fine stagione si vedono. Accanto all’amministratore delegato ritengo prezioso il contributo di Massimiliano Varrucciu, il responsabile dell’area marketing, un ragazzo che unisce le qualità tecniche al cuore.

"Nel calcio – riprende Vulpis – quale che sia la categoria, dal massimo dirigente fino al magazziniere, la passione è una dote essenziale". Apprezzamenti che premiano la visione di sostenibilità e la ricerca di soluzioni innovative (promozionali o legate al web come l’E-Sports) impostate dal club di via Gramsci ancora prima del ritorno tra i professionisti: "Occorre attivare un confronto di idee per capire cosa possiamo inventarci per riportare la gente sugli spalti, una discussione aperta non solo a chi si occupa di promozione ma anche ai presidenti e ai maggiori azionisti, Alla fine sono loro che investono". Marcel Vulpis, che ha un feeling costante pure con il Panathlon Club Valdarno del quale è stato ospite in varie occasioni, si sofferma infine sulle questioni di stretta attualità e sull’attesa del verdetto del Consiglio di Stato che ha sospeso in via temporanea l’esclusione dalla Lega Pro del Campobasso: "Mi uniformo – sottolinea - alle parole del nostro presidente Ghirelli che, tra il serio e il faceto, ha pronunciato il motto garibaldino ‘Obbedisco’. Nella ferma convinzione che questo agosto non debba diventare un inferno, auspico che si arrivi velocemente alla sentenza e si possa stilare il calendario. Contiamo, come detto, 60 associati e l’obiettivo è di creare un clima costruttivo e di convivenza per dar vita al campionato migliore possibile. E tutto ciò nel rispetto e nella tutela dei diritti di ognuno, del Campobasso o del Teramo, ma anche delle altre 58 formazioni che ancora non sanno – e spero lo sappiano presto – quale cammino le attende, quando si partirà o la data in cui scatterà la Coppa Italia. In ballo ci sono interessi di rilievo ed occorre decidere. Se poi l’udienza fissata al 25 del mese dipendesse da esigenze di ferie, per quanto legittime, perché non pensare a soluzioni diverse e alternative, magari pensando ad una task force di giovani magistrati reclutati ad hoc che intervenga nelle settimane in cui i giudici della sezione amministrativa siano in vacanza? E’ un fatto di organizzazione come spesso accade in Italia e non solo nello sport. Un torneo come il nostro dovrebbe avere un’attenzione adeguata anche per la sua valenza sociale".