Trombini, le mani sull’Arezzo: "Difesa di ferro"

Il giovane portiere condivide con il reparto il merito dell’unico gol preso finora: "Ma non dobbiamo pensare di essere già in C"

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di Andrea Lorentini

Un vecchio adagio recita che nel calcio i campionati si vincono con la difesa. L’Arezzo, statistiche alla mano, è sulla buona strada. Un solo gol al passivo nelle prime quattro giornate. Migliore retroguardia non solo del girone E, ma dell’intera serie D. Un primato, quest’ultimo, da condividere con un altro manipolo ristretto di squadre. I numeri certificano, oltre ogni ragionevole dubbio, la solidità mostrata dagli amaranto in questo avvio di stagione.

Tutti pensavano che l’Arezzo di Indiani avrebbe segnato tanto, ma avrebbe anche concesso qualcosa all’avversario. Nei fatti gli amaranto vanno in gol con facilità, ma subiscono poco o niente. Nella prime quattro giornate la porta è rimasta inviolata in ben tre occasioni (Orvietana, Sangiovannese, Terranuova Traiana). Merito al collettivo, certamente, ma una menzione speciale va a Luca Trombini. Il portiere, classe 2001, si sta rivelando uno dei punti di forza.

"Se abbiamo preso un solo gol il merito è da dividere con i miei compagni perché difendiamo tutti insieme - si schernisce il giovane portiere torinese - è vero che l’allenatore ha una filosofia di calcio propositivo e offensivo, ma durante la settimana curiamo molto anche la fase di non possesso". Trombini è arrivato in corsa dopo le incertezze in pre campionato di Falsettini e la scelta di Giovannini è stata ancora una volta azzeccata. Per caratteristiche sa interpretare al meglio il ruolo per come vuole Indiani: lettura attenta e reattività sulle ripartenze avversarie per intervenire anche fuori l’area di rigore se serve, oltre a giocare bene con i piedi. Lo scorso anno a Varese ha vinto i playoff e quindi è uno abituato a stare ai vertici. In più qua c’è l’aspetto ambientale che può fare la differenza come sottolinea lui stesso. "In casa abbiamo una media di 2mila spettatori e sentire dietro la porta i cori e gli incitamenti della gente dalla curva è bellissimo".

Nonostante la partenza sprint, Trombini preferisce mantenere i piedi per terra. "Stare lassù da soli in testa è una bella sensazione, ma il campionato è appena iniziato e non dobbiamo guardare troppo avanti, ma pensare una partita alla volta. La testa è già alla Flaminia". Nel frattempo è già, nuovamente, vigilia di campionato.

Domani nella trasferta di Civita Castellana probabile che Indiani mischi ancora le carte ruotando ancora gli uomini considerato anche il doppio impegno settimanale. In difesa potrebbero rivedersi Risalti e Poggesi al posto di Bruni e Zona mentre a centrocampo Damiani dovrebbe riprendersi una maglia da titolare. I laziali, allenati dall’ex Federico Nofri, occupano il terzo posto in classifica in coabitazione con il LIvorno e sono reduci dalla convincente vittoria esterna contro il Tau Altopascio.