Sansepolcro: lotta contro il tempo

Il direttore generale Giorni pensa a una sorta di azionariato popolare, il sindaco cerca imprenditori

"Azionariato popolare, chiamiamolo pure così, anche se il nome non sarà questo ed andrà trovato, credo sia la strada giusta da seguire". A darci conferma di quanto si sta sviluppando, attualmente, per tentare di salvare il Sansepolcro, alla vigilia dei cento anni dalla nascita dell’evento pallonaro in città, il 2021, è proprio Sauro Giorni, direttore generale della società. Il tutto sarà chiaramente valutato dall’attuale presidente Marco Piccini che dopo l’out out di giovedì 11 giugno scorso, in cui faceva presente che non riusciva, con le attuali forze economiche a sua disposizione, a portare avanti il sodalizio bianconero, e che avrebbe potuto tarpare le ali, ad un evento storico, alla vigilia dei festeggiamenti per il secolo di calcio a Sansepolcro, sarebbe andato avanti o meno. Tutto è negli sviluppi che potranno prendere corpo tra la giornata di domani e martedì, se le famiglie dei giovani che vorranno partecipare a quanto la società propone, agli sportivi che hanno a cuore le sorti del sodalizio, potrà svilupparsi, sarà basilare.

Attualmente da parte dell’amministrazione c’è lo sforzo nel contattare imprenditori anche se la proposta non pare aver raccolto gli umori necessari. "Stiamo lavorando - dice il sindaco Mauro Cornioli. Sono ottimista per natura, ma l’attuale momento è sicuramente molto delicato nonostante i contatti". Non è significativo se saranno tre, cinque, o sette gli imprenditori, l’importante è che arrivi l’aiuto economico e che la situazione faccia i suoi passi anche se quella del supporto di un azionariato popolare sarebbe la notizia più solida, attualmente, da accostare a quanto in essere. Del resto i vari Farinelli, Adreani, Giorni, Boriosi, Alì Zober, Bacciarini, Rocchini, Carbonaro, tutti giocatori di ritorno per fine prestito, sono elementi rientrati in casa bianconera che sarebbero in grado, uniti a quelli attualmente già presenti, di sviluppare la delicata situazione. In parole povere i giocatori non mancherebbero,

Fabio Patti