Sangiovannese-Arezzo, emozioni da derby

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di Andrea Lorentini

AREZZO

"L’entusiasmo che c’è intorno a noi ce lo teniamo stretto. Anzi dobbiamo cavalcare questa onda lunga perché penso che possa portare soltanto positività". Alla vigilia del derby contro la Sangiovannese Paolo Indiani mantiene i piedi per terra, ma non fugge dalla pressione favorevole che avvolge l’Arezzo dopo le prime due giornate di campionato. "Ci fa piacere che i tifosi ci seguano in massa anche in trasferta. Cosa c’è di più bello che sentirci a casa anche quando giochiamo fuori. Dobbiamo sfruttarne tutti i vantaggi".

Saranno circa 500 i tifosi amaranto che proveranno spingere Settembrini e compagni questo pomeriggio sul neutro del "Del Buffa" di Figline per conquistare la terza vittoria consecutiva, mantenere il primato in classifica e infrangere il tabù in trasferta nel derby. In Valdarno il cavallino, negli incroci di campionato, ha vinto solo tre volte nella storia. Quello odierno è il 41esimo derby e stavolta, classifica alla mano, quella contro gli azzurri sarà una sfida al vertice: entrambe le squadre a punteggio pieno dopo due giornate. "Troveremo un avversario sulla cresta dell’onda e quindi molto ostico da affrontare . spiega Indiani – Viene da due vittorie e ha un organico costruito con intelligenza. Cito Poli che ho avuto a San Donato. Un elemento che può dare un apporto importante". La Sangio giocherà con il rombo in mediana e il trequartista, un modulo che potrebbe creare qualche imprevisto al 4-3-3 degli amaranto. Indiani inquadra tatticamente la sfida. "Il loro sistema di gioco può darci fastidio se avranno il possesso, ma nella nostra filosofia c’è sempre l’idea di averla noi la palla e comandare il gioco per obbligare gli altri a venire a prenderci". La rifinitura ha confermato che sono tutti a disposizione. Compreso Diallo che in settimana aveva accusato un fastidio al ginocchio. Il liberiano è favorito su Boubacar per giocare al centro dell’attacco. In conferenza Indiani non si sbilancia, ma è probabile che qualche novità possa esserci rispetto all’undici che ha iniziato contro il Gavorrano. Nel tridente Convitto si candida ad una maglia da titolare al posto di Gaddini, mentre in mediana Castiglia è insidiato da Bianchi per il ruolo da regista. Qua però entra in gioco la questione delle quote e quindi considerando la titolarità di Damiani come mezz’ala, rischiare dal primo minuto due 2003 senza un cambio in panchina potrebbe essere un azzardo. In difesa, davanti a Trombini, certi del posto Pericolini e Poggesi come terzini, mentre al centro Polvani o Bruni potrebbero avere un’occasione dal primo minuto al fianco di Risaliti. In questo caso scivolerebbe in panchina Lazzarini. "Ogni partita è una battaglia, Non è perchè ci chiamiamo Arezzo che è tutto facile. Dobbiamo conquistarci ogni vittoria sul campo – puntualizza Indiani – Dove dobbiamo migliorare? Su tutto. Prendete Pattarello ad esempio. Sta facendo molto bene, ma deve e può fare molto di più anche in termini realizzativi".