Nuoto: Santucci, quattro anni di squalifica per tentato doping: "Una vera ingiustizia"

Pesante sanzione per il nuotatore cortonese

Michele Santucci

Michele Santucci

Arezzo 6 novembre 2018 -   UNA MAZZATA pesantissima per l’ex campione del mondo, Filippo Magnini e per il cortonese Michele Santucci: quattro anni di squalifica a entrambi (per Magnini ne erano stati chiesti addirittura otto), decisi dal tribunale antidoping di Roma. «Sono stato squalificato per tentato uso di doping, questa è l’accusa. Prima di tutto sono innocente, l’ho sempre e lo ribadisco e in ogni caso quattro anni di squalifica si danno a chi ha fatto uso ripetuto di sostanze illecite, non per il tentativo di doparsi» - sostiene Michele Santucci, 29 anni, una bella carriera che volge al termine: «E’ una storia assurda, hanno condannato me e Filippo senza una prova vera. Peraltro non abbiamo avuto problemi a livello penale, invece li abbiamo con la giustizia sportiva». Una storia cominciata più di due anni fa «Agosto 2016 e ancora siamo qui, una storia che non finisce mai ed è veramente assurdo essere condannati senza aver commesso niente. Nelle intercettazioni non c’è una prova vera e poi non si capisce nemmeno buona parte del contenuto. Tutto nacque da una frase del dottor Porcellini, su integratori proposti a Magnini. A livello di carriera Filippo ha smesso, io sono ormai verso la fine, ma quello che mi fa male è a livello umano». Chiaro che ci sarà il ricorso... «Ci mancherebbe, prima ci sarà il secondo appello, poi se non basterà andremo fino al Tas». Il nuotatore cortonese è assistito dagli avvocati Stincardini e Compagna. I pm di Pesaro avevano subito specificato che Magnini sarebbe stato solo un destinatario, ma che non è mai stato provato che avesse assunto sostanze dopanti. Gli atti della Procura eranostati trasmessi alla giustizia sportiva. E la Nado aveva ritenuto che ci fosse materiale per mettere sotto accusa, Magnini e lo stesso Santucci, oltre che Porcellini, De Grandis e Farnetani. La squalifica più pesante è toccata al nutrizionista Porcellini a cui il tribunale antidoping ha inflitto ben 30 anni.

Fausto Sarrini