Montevarchi, la ricetta anti-Olbia di Malotti

Dopo il ko di Gubbio all’esordio in campionato l’Aquila torna al Brilli Peri a caccia dei tre punti. Le scelte del tecnico: tocca a Giordani

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di Giustino Bonci

MONTEVARCHI

Rialzare subito la testa facendo leva anche sul talismano rappresentato dal "Gastone Brilli Peri" e dalla spinta dei propri tifosi. L’Aquila che oggi alle 14,30 affronta l’Olbia debuttando in campionato nel proprio stadio ha un obiettivo chiaro: cancellare la falsa partenza di Gubbio e muovere la classifica, cominciando davvero a tessere la tela della salvezza. Traguardo possibile, nonostante un girone quanto mai competitivo e anche se "il pubblico non va in campo ma è di grande stimolo" per usare un’espressione cara a mister Malotti, il Montevarchi confida nel calore e nell’incitamento degli sportivi di casa. Che non mancherà, a giudicare dagli appelli alla mobilitazione lanciati a destra e manca in settimana. Insomma, la consapevolezza è di doversi misurare con un avversario solido, organizzato e partito con il piede giusto ma di avere delle chances da giocare, nonostante la giovanissima età dell’organico e alcune assenze di peso. Prima di riepilogarle un precedente positivo per i valdarnesi, proprio alla seconda giornata. Risale al 23 settembre 1990, nell’allora C2, e gli aquilotti s’imposero per 1 – 0 grazie al gol di Marcello Gamberini in avvio di ripresa. E ora le defezioni non di poco conto che costringeranno Roberto Malotti a ridisegnare la squadra, specie a centrocampo, e a cambiare modulo, abdicando in avvio al tradizionale 3-4-1-2 per varare una retroguardia a quattro.

Al forfait consolidato per infortunio di Biagi, Barranca e Alagna, si sono aggiunte la squalifica di capitan Amatucci (tornerà, però, mercoledì a Reggio Emilia nel turno infrasettimanale delle 18) e l’impossibilità di rispondere alla convocazione di Luca Lischi, uscito a Gubbio per una forte contusione all’anca sinistra non smaltita in settimana. In mediana, allora, esordirà l’ex Reggina e Pistoiese Andrea Marcucci, e sarà affiancato da Niccolò Pietra, mentre l’altro candidato a rilevare Amatucci, l’ex Spal Steven Nador presumibilmente arretrerà in difesa. Il ragazzo con doppio passaporto, tedesco e del Togo, tuttavia, è in ballottaggio con Gennari e, in altro ruolo, quello di rifinitore si contendono un posto in diversi, da Boiga a Cerasani, da Kernezo a Saporiti, pur se nell’economia del gioco ha avuto nel girone di ritorno un peso specifico importante Giulio Giordani, e lo ha sottolineato lo stesso allenatore. Non è escluso che sia del match, magari dall’inizio, archiviando il lungo stop per un problema muscolare.

Davanti, infine, Italeng e Jallow andranno in cerca del primo gol del torneo. Sono 19 in tutto i convocati di Malotti, mentre da Olbia sono partiti in 23. Occhiuzzi, anche lui Roberto, il nocchiero dei galluresi dovrà fare a meno di Nanni e Secci, ancora in infermeria, e del lungodegente Palesi, impegnato in un percorso di recupero pianificato. In Valdarno, come ha sottolineato il trainer ospite, l’Olbia cercherà solidità ed equilibrio "cercando sempre di portare in alto fuori della Sardegna il nome della città che rappresenta". Probabile in avvio la conferma dello schieramento che ha battuto il Pontedera, firmato peraltro da Boganini subentrato al trequartista Biancu. Occhiuzzi ha parlato nella conferenza stampa di ieri di "ricerca della continuità al netto degli acciacchi e della voglia generale di contendere una casacca ai compagni".