Montevarchi in stand-by Ma c’è bisogno di rinforzi

Salta anche la trattativa che poteva portare Manuele Malotti in rossoblù. La priorità di Malotti è un difensore da affiancare a Tozzuolo. Ma tutto tace

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di Giustino Bonci

Qualche sportivo dell’Aquila in fondo ci sperava. Complici le disavventure del Teramo, in Valdarno si cullava la speranza che zio e nipote si sarebbero ritrovati insieme in rossoblù. Il riferimento è a Manuele Malotti, l’esterno d’attacco classe 1997 prestato l’estate scorsa ai teramani dal Novara e nipote dell’allenatore del Montevarchi. Voci di mercato, infatti, inserivano anche il club valdarnese tra i pretendenti al giocatore. Nelle ultime ore, tuttavia, la pista che porta a Manuele si è interrotta definitivamente. In casa montevarchina, peraltro, in cima alle aspettative di Malotti resta l’innesto nella rosa di un difensore esperto, da affiancare al centro del reparto ad Alessandro Tozzuolo. Lo stopper perugino del 2002, che con una mossa saggia era stato riscattato nel 2020, pur non avendo compiuto ancora vent’anni, festeggerà il compleanno a fine ottobre, ha suscitato al termine della prima esperienza tra i professionisti le attenzioni di diverse società di Serie C. Vale anche per lui il discorso che riguarda capitan Francesco Amatucci, Diego Gambale e gli atleti sotto contratto fino al 2023 o 2024: una sua partenza sarebbe possibile soltanto in cambio di una robusta contropartita economica.

Alle soglie del Ferragosto il mercato montevarchino in ingresso resta in stand-by, tenuto conto di due priorità. Da un lato non sbagliare, ricercando l’occasione giusta senza svenarsi; dall’altro puntare su profili che, sebbene giovani, si adattino al tipo di calcio prediletto dal tecnico fiorentino. Una manovra mai speculativa e votata all’attacco, sfruttando a dovere l’ampiezza del terreno di gioco e la costruzione sulle fasce. Per poterla proporre, però, occorrono tenuta fisica e determinazione costante, senza il minimo calo di tensione.