Montevarchi con l’Olbia: è scontro-salvezza

Oggi all 17.30 la sfida ai sardi, domenica la trasferta di Pistoia. La squadra di Malotti si gioca tutto in 180 minuti. Le scelte di formazione

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di Giustino Bonci

Oggi pomeriggio alle 17.30 l’Olbia allo stadio Mannucci di Pontedera e domenica prossima, alla stessa ora, il confronto di Pistoia. È tempo di scontri diretti di classifica per l’Aquila, chiamata a mettere fieno in cascina dopo la lunga sequela di sfide con le prime del girone. A quota 10 punti, i rossoblù si trovano nella parte medio-bassa della graduatoria appaiati ai sardi, alla Lucchese e al Teramo. È chiaro, allora, che per centrare l’obiettivo prioritario della stagione, il Montevarchi sarà chiamato a sfruttare al meglio le gare sulla carta (ma solo sulla carta) contro formazioni animate dai medesimi propositi: "Vogliamo ripartire subito facendo tesoro degli errori commessi – ha affermato il presidente aquilotto Angelo Livi – e sono sicuro che già con l’Olbia, una squadra non certo da sottovalutare, i nostri ragazzi si faranno valere". Dal canto suo Roberto Malotti non si lamenta delle assenze ma, come avvenuto con il Modena il 9 ottobre scorso, potrà contare su un organico ancora privo di diverse pedine, per non dire in piena emergenza. Alle defezioni per infortunio di Lischi, Casiello e di Biagi che ha avviato il lungo percorso di riabilitazione successivo all’operazione al crociato del ginocchio destro, si aggiunge infatti quella dell’italo – rumeno Eduard Dutu, il difensore ex capitano della Primavera della Fiorentina e nazionale della Romania Under 20. Il giudice sportivo della Serie C gli ha inflitto una giornata di stop per l’espulsione subita al 70’ dell’incontro del Conero, in occasione del secondo rigore assegnato all’Ancona Matelica. Provvedimento motivato dal "fallo commesso su un avversario lanciato a rete senza ostacolo". Sembra scontato, quindi, che la difesa a tre sia imperniata su Achy, Tozzuolo e Bassano, con Martinelli, tra i migliori dei suoi sabato scorso, a spingere sulla corsia sinistra, rientrando all’occorrenza in fase di non possesso. La soluzione alternativa potrebbe prevedere Martinelli in retroguardia e Bassano in fascia. Sul versante opposto di centrocampo dovrebbe giocare Barranca che nelle Marche, peraltro, proprio in virtù di una progressione sulla destra, aveva offerto nella ripresa a Gambale una chance ghiotta e non sfruttata per il pareggio. Tenuto conto, poi, che si rigioca a distanza di 72 ore, non è escluso un minimo di turnover, pur nei limiti di una "rosa" montevarchina incompleta. "Per vincere dovremo essere davvero superiori agli altri – è stato il mantra ripetuto da Malotti ai suoi fin dal k.o. con i dorici – perché non basta esprimersi alla pari per conquistare i tre punti". Quanto all’Olbia, che le aquile affrontano di nuovo in un confronto "casalingo" almeno da calendario a distanza di 32 anni, è accomunata dalla stessa voglia di riscatto di Amatucci e soci. Con l’Imolese allo stadio Nespoli, sebbene abbiano creato molto, i bianchi di Max Canzi sono stati puniti dal cinismo degli ospiti. Un po’ com’è capitato ai valdarnesi in terra marchigiana. Sono 22 i convocati dal tecnico sardo per la gara. Non ci saranno tra gli ospiti gli acciaccati Belloni, Giuseppe Pinna e Arboleda. Da guardare a vista in particolare gli attaccanti Ragatzu e l’italo- nigeriano Udoh. Dal canto suo il Montevarchi confida nella voglia di riscatto del gambiano Jallow e di Gambale.