Montevarchi, col San Donato non si gioca

Il caso di positività al giocatore rossoblù ha imposto di spostare più avanti il recupero di domani. La squadra posta in isolamento

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di Giustino Bonci

Domani Aquila Montevarchi – San Donato Tavarnelle, come largamente previsto in base al protocollo sanitario attuale, non si giocherà. La gara del "Brilli Peri", recupero del confronto non disputato il 25 ottobre scorso per le positività al Covid-19 poi certificate di Cela e Giusti (ora guariti) è stata rinviata a data da stabilire. Determinante per la seconda cancellazione della sfida già saltata venti giorni, fa il nuovo caso di contagio da coronavirus, riscontrato dopo il ciclo settimanale di tamponi eseguito sul gruppo squadra il 14 novembre. La comunicazione ufficiale del Dipartimento Interregionale è arrivata nella mattinata di ieri. Nel testo si legge che la Lega Dilettanti ha preso atto della richiesta di ulteriore spostamento dell’incontro presentata dal sodalizio rossoblù e della documentazione relativa al giocatore interessato proveniente dal San Donato di Arezzo. Automatico, dunque, il provvedimento che nega "per cause di forza maggiore" ai valdarnesi la possibilità di tornare in campo a un mese esatto dall’ultima partita giocata, il 18 ottobre a Roma con il Montespaccato. Incontro perso di misura, 2 a 1, all’indomani di tre successi consecutivi.

Posta subito in isolamento, la squadra di Malotti aspetta di capire se potrà affrontare o no la trasferta di domenica prossima in Maremma, per il secondo recupero previsto, sul terreno del Follonica Gavorrano. Se in settimana non arriveranno novità dalla Lnd con un cambio delle disposizioni che le società devono seguire, anche il confronto in terra grossetana è destinato a subire un colpo di spugna. La Serie D, insomma, continua a navigare in un mare di incertezza che sconforta i club, penalizzati già a dismisura dalla mancanza di pubblico e delle relative risorse, e i tifosi. Perciò, confidando di ritrovare una normalità per adesso solo sognata, c’è chi si consola con il ricordo di momenti indimenticabili. Proprio oggi, ad esempio, ricorre il 18° anniversario di uno dei trionfi più significativi colti dal calcio montevarchino. Il 17 novembre 2002, nell’anno del centenario, l’Aquila espugnò l’Artemio Franchi di Firenze, battendo davanti a 30 mila spettatori, oltre un migliaio giunti dal Valdarno, la Fiorentina ripartita dalla C 2 e allora Florentia Viola. Decise, nei minuti finali, il gol di Marco Cellini, imbeccato davanti a Ivan da Cusini. Fu la giornata da raccontare ai nipoti di Luciano Filippi, che fece marcare a uomo da Altamura il temuto Riganò.