Montevarchi, ci vuole continuità C’è fiducia in vista di Grosseto

I rossoblù preparano la sfida contro l’undici di Magrini. Per il presidente Livi i maremmani restano un esempio

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di Giustino Bonci

Lo scorso anno, nel bel mezzo dello sprint finale che portò alla conquista della Lega Pro, il presidente dell’Aquila Angelo Livi aveva indicato più volte nel Grosseto un esempio da emulare in caso di promozione tra i professionisti. Sì, perché i "torelli" maremmani, era il pensiero del massimo dirigente, avevano programmato la stagione in Serie C fondandola su basi chiare e solide. In pratica la società biancorossa, sottolineava, aveva mantenuto alcuni punti fermi dei campionati precedenti, in grado di prendere per mano i nuovi arrivati, ha scelto la linea giovane e, soprattutto, si era mossa con oculatezza sotto il profilo economico facendo il classico passo secondo la gamba. Non solo, perché i vertici del sodalizio grossetano avevano impostato il progetto del professionismo affidandosi a una figura-chiave, Lamberto Magrini, tecnico esperto e che aveva guidato la squadra anche durante la rimonta sfociata nel ritorno sulla terza ribalta del calcio nazionale.

Scelte che produssero un’annata eccellente perché arrivarono risultati persino superiori alle attese con la partecipazione ai play-off e una serie di imprese di valore. Al pari del Matelica ora "fuso" con l’Ancona, insomma, i ragazzi di Magrini si ritagliarono il ruolo di "rivelazione". Ora che le due formazioni si ritrovano nello stesso contesto dei "prof" le parole di Livi assumono un valore ulteriore perché il Montevarchi, sta ricalcando le orme del Grosseto. Affidandosi ad esempio ad un allenatore come Roberto Malotti che è punto fermo di un percorso di crescita e programmazione che ha pochi emuli in ambito italiano. Lo confermano i dati che vedono l’Aquila al secondo posto assoluto nei due gironi di Lega Pro per l’età media più bassa della ‘rosa’ alle spalle della Juventus U23. All’appuntamento fissato per dopodomani alle 17,30 al "Carlo Zecchini", i rossoblù approdano rinfrancati dal poker inflitto all’Imolese che li ha fatti uscire pro tempore dalla zona play-out e salire a quota 16 in graduatoria. Sei gradini in più del team di Magrini che sta attraversando un periodo nero dal lato dei risultati. Eppure non c’è da fidarsi e l’ammonimento alle aquile non è legato unicamente al trend negativo, finora, con le consorelle del Granducato (4 sconfitte e un solo pareggio nei 5 confronti con le toscane).

Del resto, spesso i maremmani hanno subito delle battute d’arresto dopo aver giocato persino meglio degli avversari di turno e la considerazione, per inciso, ben si addice anche ai valdarnesi. Basti pensare che domenica scorsa, a Chiavari, i grossetani sono stati piegati dalla Virtus Entella al 90’ e su calcio di rigore. Non ci sarà da attendersi, pertanto, un ostacolo arrendevole o, peggio, in disarmo ed occorrerà lottare su tutti i palloni per non tornare a casa a mani vuote. La marcia d’avvicinamento del Montevarchi al match di campanile, però, è all’insegna della fiducia. Ottenere un risultato positivo nella trasferta equivarrebbe a trovare, finalmente, la continuità indispensabile per gettare le basi della salvezza. Non dovrebbero esserci novità di rilievo nello schieramento. Ci sarà il ritorno tra i disponibili del difensore italo-rumeno Dutu, rientrato ieri dal doppio impegno con la Nazionale Under 20 danubiana ma non è detto che vada in campo dall’inizio.