Ma così è un calvario

La truppa amaranto è allo sbando, senza qualità e quantità

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di Fausto Sarrini

No, così non si può andare avanti, così è un calvario. Nemmeno nel peggiore degli incubi era da prevedere un inizio di campionato tanto disastroso. Appena un punto in sei partite, mai successo a memoria d’uomo nella storia del calcio amaranto, Sedici gol subiti, di cui ben 9 nelle tre partite in casa, tutte perse, appena 3 segnati, nessuno al Comunale, prestazioni imbarazzanti, in particolare quelle con Virtusvecomp Verona, squadra tutt’altro che irresistibile e col Padova, che sì è una delle più forti in questo campionato, ma che non vince facile con nessuno come ha fatto con l’Arezzo che in questo momento è fuori concorso, nel senso che è impresentabile per la serie C.

La truppa di Potenza prima e di Camplone poi è allo sbando, come soldati in ritirata che non sanno nemmeno dove andare. Mai vista una squadra così fragile in una vita che seguiamo l’Arezzo. Portiere, anzi portieri e difesa da incubo, tanto che agli avversari basta una minima accelerazione o uno stacco di testa per seminare il panico. L’area amaranto è terra di conquista per chiunque, davvero imbarazzante e umiliante.

Il centrocampo poi non sa nè proteggere la difesa nè sostenere l’attacco. E a proposito anche là davanti non ci siamo. Non solo non si segna, ma nemmeno si tira in porta.

In fase di campagna acquisti e cessioni sono stati fatti dei disastri e ora diventa difficile rimediare, ma se non si vuol retrocedere molto prima che finisca il campionato è necessario intervenire subito con qualche svincolato (e ce ne sono in giro di valore) perché arrivare alla riapertura del mercato a gennaio rischia di essere troppo tardi.

Ma la stessa squadra, pur mediocre e costruita come peggio non si poteva, deve provare almeno a reagire: basta umiliazioni continue che non erano state subite nemmeno nei momenti più tristi della quasi centenaria storia del calcio amaranto.

Camplone è allenatore di spessore ma il compito che lo aspetta è micidiale. A dirla tutta servirebbero un portiere affidabile, due difensori forti, minimo uno visto che domenica tornerà Luciani, un paio di centrocampisti e una punta. Visto che non sarà possibile, qualcuno va comunque preso, altrimenti sarà la fine.

Nel corso dell’autentica Caporetto con il Padova di Mandorlini, ha esordito Cerci entrato alla mezzora della ripresa. E’ ancora molto indietro e si sapeva ma la sua prova a quel punto, a gara ampiamente compromessa è ingiudicabile. Da registrare i due gol di Ronaldo, omonimo del Fenomeno, dell’ex Buglio, mentre l’aretino Pelagatti è rimasto in panchina.

Domenica prossima all’Helvia Recina di Macerata col Matelica, appena all’ottava giornata, una sfida delicatissima.

Una nuova sconfitta rischierebbe di spedire all’inferno la squinternata truppa amaranto. Necessario cominciare a far punti, ma se non arriva qualche rinforzo è dura, molro dura salvarsi ed evitare di precipitare in serie D, da dove sarebbe difficile rinascere viste le dinamiche del calcio aretino.