arezzo 2 flaminia 0 AREZZO (4-3-3): Trombini; Pericolini (46’ st Zona), Polvani, Risaliti, Lazzarini; Foglia (34’ st Settembrini), Bianchi, Castiglia; Gaddini (23’ st Cantisani), Gucci (36’ st Persichini), Bramante (36’ st Convitto). A disp. Viti, Pretato, Damiani, Arduini. All. Paolo Indiani. FLAMINIA (4-3-1-2): Zappalà; Pagliari, Gasperini, Fumanti, Simoncini (43’ st Padovano); Garufi, Mandorlini (30’ st Mattia), Marchi; Sabattini (21’ st Celentano); Cruz (7’ st Abreu), Sciamanna (16’ st Simonelli). A disp. Oliva, Rizzo, Massaccesi, Lo Curto. All. Federico Nofri Onofri. Arbitro: Di Nosse di Nocera Inferiore (Vora-Turra). Reti: 42’ pt. Gaddini; 45’pt Convitto. Note: ammoniti Mandorlini, Simoncini, Gucci. Recuperi 0’-6’. Spettatori 1776. AREZZO – In un colpo solo l’Arezzo ritrova la vittoria, chiude con la porta imbattuta e accorcia sulla vetta, ora distante appena un punto, allungando al contempo sul Poggibonsi terzo. In casa amaranto, insomma, è stata la domenica perfetta, anche per i risultati maturati sugli altri campi. Alla vigilia, la sensazione era che la gara contro la Flaminia rappresentasse un crocevia cruciale per il cammino del Cavallino da qui alla fine e la squadra sul campo ha risposto bene, a livello di atteggiamento prima ancora che di gioco. Indiani in avvio aveva mischiato le carte, lasciando in panchina capitan Settembrini, sostituito da Foglia, e schierando Lazzarini nell’inedita posizione di terzino sinistro al posto di Zona. L’approccio è positivo: prima Gucci si vede negare un gol sulla linea di porta all’ottavo minuto e poco dopo è Bramante a non capitalizzare una palla vagante in area dopo che lo stesso Gucci era stato atterrato da tergo scatenando le proteste di tutto lo stadio. Prima della mezz’ora ci provano anche Castiglia e Bianchi trovando l’opposizione di Zappalà. Col passare dei minuti l’Arezzo abbassa i ritmi e gli ospiti provano ad alzare il baricentro, venendo però puniti nel momento migliore: la difesa laziale non libera l’area, Pericolini si getta sul pallone e crossa in area, dove il più lesto è Gaddini. Il tiro di prima intenzione dell’esterno è centrale ma brucia il portiere ospite e porta in vantaggio gli amaranto a pochi minuti dall’intervallo. Nella ripresa la formazione di Indiani punta a gestire il vantaggio, attaccando con meno veemenza e coprendo il campo con ordine. Non succede praticamente nulla fino al 25°, quando Mandorlini spedisce alto di testa un corner, unico brivido in area amaranto. Indiani dalla panchina inserisce prima Cantisani, al debutto in amaranto, poi Settembrini e infine Convitto, che al 45° realizza il raddoppio finalizzando una bella ripartenza e risparmia il fiato sospeso ai 1800 del Comunale nei restanti sei minuti di recupero, durante i quali l’attenzione si sposta ai risultati degli altri campi: i pareggi di Pianese e Poggibonsi sono la ciliegina sulla torta su una domenica che rilancia prepotentemente le ambizioni di primo posto del Cavallino. Luca Amorosi