La famiglia Peroni domina la cronoscalata Pieve Santo Stefano-Spino

I fratelli Stefano e Fabrizio vincono rispettivamente fra le auto soriche e le modern. Il padre terzo nelle storiche

La Pieve-Spino

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Pieve Santo Stefano 17 giugno 2018 -  Una famiglia domina la Pieve Santo Stefano-Spino, classica cronoscallata automobilistica. La dynasty Peroni di Sesto Fiorentino sbanca la cronoscalata tiberina: Stefano, già favorito, bissa il successo 2017 e stravince la 9a edizione della corsa valida per il campionato italiano di velocità auto storiche (Civsa), su Martini MK32. Con tanto di record di manche 2’54“42 (media km/h 123,8) e complessivo perché il 5’49.57 totale abbassa pure il suo 5’51“52 dello scorso anno. Invece Fabrizio (Osella) con 5’54.31 è primo fra le moderne e si prende punti importati per Trofeo Toscano di velocità in montagna (Ttvm). E che dire del padre Giuliano? A 71 anni è terzo assoluto (6’19.58) nelle storiche. Difficile prendere la targa a questa famiglia sulla SP 208 ormai nel dna di questi piloti toscani dagli anni di quel famoso refrain! Del resto le prove avevano già scritto quasi tutto. Il dovere della corsa era solo completare i podi. E così, dopo che il solito destinaccio toglie di mezzo Polcri o meglio la sua pompa della benzina e con Bragagni maldestro all’Acquaiola e appena 16°, i giochi si completano da soli. Sempre in scia nel week-end, ad esempio, il biturgense Michele Bertelli che si aggiudica con l’Osella PA21 la piazza d’onore fra le auto moderne e con una somma di tempi ragguardevole 6’07.79 in una classifica che registra pure la graditissima sorpresa del pievigiano Michele Gregori, su Gloria B5, 7° assoluto e con sicuro avvenire sportivo. Ala (3°), Fortunati e Bielanski completano il quadro dei migliori della 46’ cronoscalata di sempre. Punti sostanziosi del più importante campionato tricolore ‘storico’ se li guadagna il secondo classificato Marelli, per la prima volta allo Spino su Osella, che ha comunque il compito ingrato (buon per lui) di fare da guastafeste nella famiglia Peroni, separando appunto Stefano dal ‘vecio’ Giuliano. Una famiglia ‘unita’ invece subito dopo di loro, al 4° e 5° posto e separati da pochi millesimi, papà e figlio: Emanuele Aralla (Dallara F3) e Matteo (Formula Renault Europe). 

Mario Aldinucci