Intrepida ad Anghiari, la carica dei 900 con Moser. La serata con Baronchelli e Chiappucci

Sono i giorni de l'intrepida ad Anghiari. Evento clou e altre manifestazioni

L'Intrepida ad Anghiari

L'Intrepida ad Anghiari

Anghiari 21 ottobre 2018 -  Domenia con l’Intrepida ad Anghiari. Numeri da record, visto che è già stato superato come iscritti il numero di 831 dell’anno scorso. Circa novecento partenti. Interessanti eventi già nei giorni scorsi, in particolare l’incontro di venerdì a teatro con «Aspettando l’Intrepida», protagonisti due campioni del passato, Gibì Baronchelli e Claudio Chiappucci a cui è stato assegnato il premio: "L'Intrepido"..Affascinanti i loro racconti, i loro aneddoti, i filmati, coinvolgenti i racconti di Andrea Biagiotti, in una serata ben condotta da Daniele Gigli, in un teatro pieno nel cuore della splendida Anghiari. Tra i presenti il sindaco Polcri, l’assessore regionale Ceccarelli, Natalia Cangi direttrice organizzativa dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, l’ex ciclista Mara Mosole. Oggi il clou con l’organizzazione impeccabile della Fratres Dynamis Bike diretta da Fabrizio Graziotti e con validissimi collaboratori. Oggi il clou con «L’Intrepida», cicloturistica d’epoca giunta alla settima edizione, su strade prevalentemente bianche, bici e vestiario d’epoca in uno spettacolo multicolore. Partenza alle 8,45 da Piazza Baldaccio dove è previsto anche l’arrivo, tre percorsi con diversi coefficenti di difficoltà. Annunciati al via il grande Francesco Moser, Claudio Chiappucci che indosserà la maglia a pois del Tour de France, Rinaldo Nocentini ancora professionista a 41 anni, Fabiana Luperini vincitrice di cinque Giri d’Italia e tre Tour de France, Mara Mosole. Baronchelli invece è dovuto ripartire ieri da Anghiari alla volta della Liguria per un altro impegno. Madrina Norma Gimondi, figlia del grande Felice. In questi giorni tra le iniziative anche la ciclo-gastronomica, i mercatini d’epoca, la musica itinerante dei Papillon Vintage Band, la presentazione del libro «Sia lodato Bartali» di Stefano Pivato.

Fausto Sarrini