Ingloriosa retrocessione dell'Arezzo. Perde 3-1 a Cesena e precipita in D

Un Arezzo inguardabile perde a Cesena e retrocede direttamente in serie D

Cutolo sconsolato a fine partita

Cutolo sconsolato a fine partita

Arezzo 2 maggio 2021 - Ingloriosa retrocessione dell'Arezzo che perde nettamente 3-1 a Cesena e arriva ultimo precipitando in serie D. Il Ravenna scavalca gli amaranto all'ultimo secondo ma gli amaranto sarebbero retrocessi ugualmente perché sarebbe scattata la forbice col Legnago.  .    

 Un Arezzo inguardabile chiude nel peggiore dei modi un campionato disastroso, perdendo di brutto 3-1 a Cesena, finendo ultimo e sprofondando in serie D. Le motivazioni del Cesena, già nei playoff e che al massimo aveva in ballo un piazzamento in più o in meno, dovevano essere inferiori rispetto a una squadra che si giocava tutto e invece è accaduto il contrario. «Troppa tensione, eravamo cotti» - ha detto Stellone, ma non è una giustificazione, né per lui né per la squadra, visto che si tratta di professionisti ben pagati. Segno di una squadra non solo modesta, ma senza grinta, senza carattere, costruita malissimo. Sono cambiati tre allenatori, due direttori sportivi, due direttori generali, persino un presidente, si è avvicendato un numero incredibile di giocatori col risultato di finire ultimi, superati da squadre costruite con molti meno soldi e anche più modeste. L’Arezzo ha speso fin troppo e al club va riconosciuto di aver sempre pagato tutto regolarmente ma ha sbagliato l’impossibile a livello tecnico. Una mazzata tremenda, l’ennesimo capitolo negativo del calcio aretino. Mentre da altre parti sanno fare calcio, qui a parte qualche annata è un disastro. Se guardiamo gli ultimi 30 anni, troviamo una radiazione, una mancata iscrizione al campionato, tre retrocessioni sul campo, tre promozioni a parte due ripescaggi ma l’ultimo salto sul campo risale a 17 anni fa e per dire gli errori continui da queste parti, nel 2004 dopo la trionfale cavalcata venne cambiato l’allenatore Somma che poteva creare un ciclo vincente.  Ripartire dalla D sarà molto dura, con i tifosi che non ne possono giustamente più di troppe amarezze e delusioni. Arezzo piange, Perugia, promossa in B ride, ma la storia dice che nel capoluogo umbro sanno fare calcio e qui no se non raramente. E potrebbe materializzarsi anche un clamoroso sorpasso se il Montevarchi riuscirà a salire in C. Un’onta dietro l’altra per l’Arezzo. La società è la prima colpevole di questa ingloriosa retrocessione e adesso dovrà cercare di riscattarsi (il primo passo forse sarà provare il ripescaggio, più difficile tuttavia essendo arrivati ultimi).  E dire che bastava un pareggio a Cesena per arrivare ai playout e invece agli spareggi ci va il Ravenna vittorioso all’ultimo respiro col Carpi. La squadra è entrata in campo molle, senza mordente, senza carattere, senza grinta quando Cutolo e compagni avrebbero dovuto lottare dal primo all’ultimo secondo su ogni pallone. Una prestazione indecorosa, sintesi di un’annata vergognosa. Il Cesena segna dopo pochi minuti con un gol di Sorrentino che si gira a suo comodo con i difensori a fare le belle statuine, poi l’assurdo fallo di Benucci e il raddoppio su rigore di bomber Bortolussi. Nella ripresa Stellone prova qualche cambio ma sbilancia completamente la squadra ormai rassegnata al peggiore dei destini. Il gol del 3-0 di Petermann e quello che una volta si chiamava della bansiera di Piu servono solo per il tabellino. Finisce malissimo con la retrocessione in serie D, per gravi errori societari, die direttori, delgli staff tecnici e dei signori giocatori protagonisti di un campionato scandaloso di cui Cesena è la sintesi perfetta. Il dg Guglielmo Manzo, il faro della proprietà: «E’ un giorno tristissimo, pensavamo e speravamo di raggiungere i playout e bastava un pareggio a Cesena. Invece retrocediamo direttamente. Noi come società abbiamo colpe evidenti, con tutto quello che è stato speso, peggio ancora, ma anche altri, i giocatori in testa hanno responsabilità precise. Tutto l’anno è stata una delusione, a Cesena peggio che mai, come si fa a scendere in campo in quelle condizioni fisiche e senza grinta, senza motivazioni quando invece ci si doveva giocare tutto». Sul futuro Manzo dice: «Abbiamo subito un colpo durissimo ma ripartiremo con tanta voglia di prenderci delle rivincite. In questo momento siamo in D, cambieremo molte situazioni e punteremo a vincere subito. In ogni caso abbiamo qualche speranza di ripescaggio perché la nostra società è solida».

 

Cesena-Arezzo DIRETTA

CESENA (4-3-3): 33 Nardi; 6 Zappella, 27 Gonnelli, 15 Ciofi, 16 Favale; 4 Di Gennaro, 18 Collocolo, 5 Steffè; 7 Zecca, 20 Bortolussi, 26 Sorrentino. A disposizione: 22 Benedettini, 36 Fabbri, 9 Caturano, 10 Russini, 11 Munari, 13 Ricci, 17 Ardizzone, 19 Nanni, 24 Tonetto, 25 Petermann, 32 Capellini. Allenatore: William Viali.

AREZZO (3-4-1-2): 1 Sala; 15 Maggioni, 3 Cherubin, 5 Sbraga; 16 Luciani, 46 Altobelli, 4 Arini, 21 Benucci; 10 Cutolo; 24 Piu, 27 Perez. A disposizione: 13 Melgrati, 17 Di Nardo, 23 Di Grazia, 25 Sussi, 26 Ventola, 29 Kodr, 31 Di Paolantonio, 32 Zuppel, 35 Zitelli, 36 Karkalis, 37 Serrotti, 44 Iacoponi. Allenatore: Roberto Stellone. Diffidati: 3 Cherubin, 19 Pinna. Infortunati: 7 Belloni, 8 Carletti, 9 Pesenti, 19 Pinna, 28 Bonaccorsi. Non convocati: 2 Sportelli, 6 Soumah, 12 Gagliardi, 14 Nader, 18 Stampete, 22 Tarolli, 30 Gagliardotto, Picchi, Sakho, Raja. Squalificati: Stellone (un turno, sospesa). ARBITRO: Fabio Natilla di Molfetta (Giorgio Rinaldi di Roma 1 - Francesco Valente di Roma 2). Quarto uomo: Mario Saia di Palermo.

 

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