Indiani: "Abbiamo tenuto bene anche in dieci"

Poteva e doveva essere tutto più facile per l’Arezzo, ma alla fine il successo è arrivato. Tre punti d’oro per rimanere saldamente al secondo posto con la Pianese a portata di sorpasso, in attesa dello scontro diretto del prossimo 4 dicembre.

La sfida con il Grosseto si è inopinatamente complicata in avvio di ripresa, ma con carattere e compattezza l’Arezzo ha mantenuto il vantaggio senza particolari affanni.

Questo è l’aspetto che ha soddisfatto di più il tecnico Paolo Indiani, come ha spiegato dopo il triplice fischio: "In dieci, i ragazzi hanno continuato a fare la partita e tenuto bene il campo senza mai rischiare di subire il pari, anzi, forse siamo andati più vicini noi a segnare il terzo gol". Qualche recriminazione, invece, riguardo al primo tempo, quando l’Arezzo avrebbe dovuto chiuderla definitivamente: "Due gol di vantaggio all’intervallo credo siano una miseria rispetto a quanto costruito. Se ne avessimo fatto almeno un altro ci saremmo messi al riparo dagli episodi della ripresa, che nel calcio possono capitare".

Anche se agli amaranto stanno capitando troppo spesso, come rimarca Indiani non senza una punta di polemica.

"In casa ormai è una costante finire in dieci, forse perché in parità numerica sarebbe troppo facile. Va bene così, noi stiamo dimostrando di che pasta siamo fatti ed ero più soddisfatto alla fine che all’intervallo".

L’allenatore, insomma, è fiero della sua squadra e di quanto prodotto finora nei primi dodici turni di campionato: "Questa è la dodicesima buona prestazione in dodici giornate. Forse in qualche spezzone di partita abbiamo giocato meno bene, ma nel complesso abbiamo sempre fatto delle buonissime prove". In sala stampa è intervenuto, infine, anche il centrocampista Bianchi, autore del gol che ha sbloccato l’incontro, al suo primo sigillo stagionale: "Sono contento per il gol, per la prestazione personale ma soprattutto per una vittoria molto importante, specialmente per il modo in cui è maturata, perché siamo stati forti mentalmente, anche grazie al sostegno dei nostri tifosi".

Luca Amorosi