Il Timone d'Oro a Leonardo Semplici, ex amaranto: "Che impresa l'Arezzo"

L'allenatore della Spal, portata dalla C alla A e salvata nella massima serie, premiato col Timone d'Oro

Leonardo Semplici premiato

Leonardo Semplici premiato

Arezzo 21 maggio 2018 -  «E' un grande  un onore ricevere il Timone d’Oro, basta vedere l’albo d’oro, spero di ripercorrere la carriera di qualche tecnico premiato qui. Poi faccio i complimenti all’Arezzo e a Pavanel, un mio amico, per l’impresa della salvezza. Con tutto quello che hanno passato a livello societario e una penalizzazione pesantissima sarebbero riusciti in pochi a compiere una prodezza simile» - Leonardo Semplici ad Arezzo a ricevere il Timone d’Oro, prestigioso premio assegnato dall’associazione allenatori di Arezzo guidata da Franco Galantini e che ha un albo d’oro splendido. E ancora: «Arezzo merita di restare tra i professionisti, anzi meriterebbe una categoria superiore, ma quest’anno è già tanto aver centrato la salvezza». Semplici, fiorentino della zona di Impruneta, 51 anni il prossimo mese di luglio, ha allenato e vinto in diverse categorie e conosce benissimo Arezzo visto che da calciatore vinse un campionato di serie D nel 1996 con Cosmi allenatore, poi nel 2009-2010 allenò gli amaranto in serie C1. Esonerato, chissà perché, quando era terzo, richiamato verso la fine, nuovamente esonerato, incredibile ma vero dopo la gara d’andata della semifinale play-off con la Cremonese: «Ho bei ricordi da calciatore, l’anno con Serse, quando tornammo fra i professionisti, ma nonostante tutto quello che accadde la stagione da tecnico amaranto, ho buoni ricordi e sfiorammo la B in un campionato competitivo». Con la Spal un ciclo splendido, doppia promozione dalla C1 alla serie A e adesso la salvezza nella massima categoria: «Grandi soddisfazioni e Ferrara, in un ambiente sano e dove è stato ritrovato l’entusiasmo. Vincere due campionati in fila era complicato, come restare in A». Hai allenato e vinto in tanti campionati, quale è la differenza più marcata fra una categoria e un’altra? «Fra la B e la A. A livello tecnico-tattico, di ritmi ma soprattutto fisico la massima categoria è un’altra cosa». Poi Semplici parla della Fiorentina: «Sono onorato di aver allenato la mia squadra del cuore anche se a livello giovanile nel club viola. Ringrazierò sempre la famiglia Della Valle. La Fiorentina dopo la tragedia di Astori ha trovato la forza di compattarsi e merita solo elogi».

Nel corso della serata riconoscimento anche a Massimo Pavanel, che ha condotto l'Arezzo a una salvezza che sembrava impossibile.  Qualcuno spezzerà l’egemonia della Juventus? «Quest’anno il Napoli ci è andato vicino. Società come Roma, Inter, Milan se si rinforzano nei punti giusti, oltre al Napoli, possono anche sperare». Fausto Sarrini