L’attaccante del Sansepolcro Simone Braccini. Ha segnato su rigore

Sansepolcro 1 pontevecchio 0 SANSEPOLCRO: Patata, Del Siena, Pedrelli, Priorelli, Beers, Burzigotti, Braccini, Locchi, Essoussi Valori (73’ Arcaleni), Brizzi (57’ Mariotti). All. Armillei.  PONTEVECCHIO: Cucchiararo, Monacchia (77’Toscano), Bormioli, Rondoni (52’ Lorenzini), Costantini, Checcaglini, Vinciarelli (51’ Cascianelli), Cecchini (77’ Paradisi), Castelletti, Retini, Silvestri (77’ Barboni). Arbitro: Fara di Terni. Rete: 68’ Braccini su rigore. Note: ammoniti Burzigotti, Costantini, Vinciarelli e Retini. 700 spettatori circa.  SANSEPOLCRO – I bianconeri vincono una partita strana, in cui si dà quasi per scontato il risultato, ma che fanno soffrire sino in fondo. Bene o male erano di fronte la prima, il Sansepolcro con il migliore attacco del campionato e l’ultima, la Pontevecchio, con la peggior difesa del Torneo, ma c’è voluto un calcio di rigore, guadagnato e trasformato da Braccini a sbloccare la gara. Mai dare per scontato nulla nel calcio e questa partita ne è la testimonianza. Non che la Pontevecchio abbia fatto cose trascendentali, ma non avendo nulla da perdere si è difesa con tranquillità e c’è voluto il netto rigore di Cecchini su Braccini a decidere la partita. Un arbitraggio positivo, quello di Fara da Terni anche se, a volte, il direttore di gara ha fischiato con un attimo di ritardo, ma è sempre stato aiutato, nelle decisioni, dai suoi collaboratori: Costantini di Foligno e Rushani di Terni. Da rilevare che il Sansepolcro regalava alla Pontevecchio tre giocatori: gli squalificati Nuti e Quadroni oltre all’infortunato Gorini, ma lasciava in panca, per il riacutizzarsi di un dolore, il centrocampista Croce e tutti sanno quanto sia prezioso il suo apporto. Si parte con uno stadio Buitoni che è pieno in tribuna e con una bella fetta di gradinata con molta gente di fede bianconera. Fasi iniziali del cosiddetto studio ma è il Sansepolcro che ci prova al 7’ con Locchi dalla distanza, para bene Cucchiararo. Poco dopo Valori, servito da Brizzi, si mangia un gol fatto. Al 12’, nell’unica azione pericolosa ospite, è Castelletti a mandare fuori di poco. Si deve però attendere il 29’ per un bel brivido in area bianconera: retropassaggio di Del Siena con Patata che cincischia un po’ e prende il pallone con le mani. Punizione in area. Sul susseguente calcio piazzato di Retini è la barriera a respingere. Al 38’ è bravo Pedrelli, tra i migliori, a servire Braccini, cross per Essoussi che manda di poco a lato. Allo scadere del tempo palla buona per Beers ed Essoussi, ma la sfera non vuol sapere di insaccarsi nello specchio della porta rossoverde. La ripresa vede nuovamente Essoussi avere la palla per sbloccare il risultato, ma il tiro è deviato in angolo. Al 57’ Mariotti, appena entrato, mette per un accorrente Valori, ma il suo tiro è fuori. Si deve attendere il 65’ per vedere Braccini agganciato nettamente in area ospite da Cecchini, rigore ineccepibile che lo stesso Braccini trasforma al 68’. Poi si alza un vento forte ma il risultato non cambia: il Sansepolcro può festeggiare la vetta solitaria.  Fabio Patti

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SANSEPOLCRO: Patata, Del Siena, Pedrelli, Priorelli, Beers, Burzigotti, Braccini, Locchi, Essoussi Valori (73’ Arcaleni), Brizzi (57’ Mariotti). All. Armillei. 
PONTEVECCHIO: Cucchiararo, Monacchia (77’Toscano), Bormioli, Rondoni (52’ Lorenzini), Costantini, Checcaglini, Vinciarelli (51’ Cascianelli), Cecchini (77’ Paradisi), Castelletti, Retini, Silvestri (77’ Barboni).
Arbitro: Fara di Terni.
Rete: 68’ Braccini su rigore.
Note: ammoniti Burzigotti, Costantini, Vinciarelli e Retini. 700 spettatori circa. 
SANSEPOLCRO – I bianconeri vincono una partita strana, in cui si dà quasi per scontato il risultato, ma che fanno soffrire sino in fondo. Bene o male erano di fronte la prima, il Sansepolcro con il migliore attacco del campionato e l’ultima, la Pontevecchio, con la peggior difesa del Torneo, ma c’è voluto un calcio di rigore, guadagnato e trasformato da Braccini a sbloccare la gara. Mai dare per scontato nulla nel calcio e questa partita ne è la testimonianza. Non che la Pontevecchio abbia fatto cose trascendentali, ma non avendo nulla da perdere si è difesa con tranquillità e c’è voluto il netto rigore di Cecchini su Braccini a decidere la partita. Un arbitraggio positivo, quello di Fara da Terni anche se, a volte, il direttore di gara ha fischiato con un attimo di ritardo, ma è sempre stato aiutato, nelle decisioni, dai suoi collaboratori: Costantini di Foligno e Rushani di Terni. Da rilevare che il Sansepolcro regalava alla Pontevecchio tre giocatori: gli squalificati Nuti e Quadroni oltre all’infortunato Gorini, ma lasciava in panca, per il riacutizzarsi di un dolore, il centrocampista Croce e tutti sanno quanto sia prezioso il suo apporto. Si parte con uno stadio Buitoni che è pieno in tribuna e con una bella fetta di gradinata con molta gente di fede bianconera. Fasi iniziali del cosiddetto studio ma è il Sansepolcro che ci prova al 7’ con Locchi dalla distanza, para bene Cucchiararo. Poco dopo Valori, servito da Brizzi, si mangia un gol fatto. Al 12’, nell’unica azione pericolosa ospite, è Castelletti a mandare fuori di poco. Si deve però attendere il 29’ per un bel brivido in area bianconera: retropassaggio di Del Siena con Patata che cincischia un po’ e prende il pallone con le mani. Punizione in area. Sul susseguente calcio piazzato di Retini è la barriera a respingere. Al 38’ è bravo Pedrelli, tra i migliori, a servire Braccini, cross per Essoussi che manda di poco a lato. Allo scadere del tempo palla buona per Beers ed Essoussi, ma la sfera non vuol sapere di insaccarsi nello specchio della porta rossoverde. La ripresa vede nuovamente Essoussi avere la palla per sbloccare il risultato, ma il tiro è deviato in angolo. Al 57’ Mariotti, appena entrato, mette per un accorrente Valori, ma il suo tiro è fuori. Si deve attendere il 65’ per vedere Braccini agganciato nettamente in area ospite da Cecchini, rigore ineccepibile che lo stesso Braccini trasforma al 68’. Poi si alza un vento forte ma il risultato non cambia: il Sansepolcro può festeggiare la vetta solitaria. 
Fabio Patti

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