Il Cannibale si assicura sulla vita

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Salvatore

Mannino

Conte il Cannibale ha un’assicurazione sulla vita che si chiama Lukaku. Nel mercoledì di Champions gli evita una sconfitta che sarebbe stata una condanna a patire nel girone, il sabato del campionato gli risolve la pratica Genoa e lo rimette in carreggiata dopo tre partite senza vittoria. Insomma, almeno per ora, se il gioco latita (e quello dell’Inter è una crisalide in attesa di diventare farfalla se mai lo sarà) c’è sempre la ciambella di salvataggio.

Certo, bisognerà vedere se finalmente il panterone di colore ha trovato quella continuità che gli era sempre mancata e che sola può aiutare l’ex allenatore dell’Arezzo (la sua prima esperienza in panchina) a oliare i meccanismi della Beneamata, partita con la nomea dell’anti-Juve e come la Signora rimasta alle spalle di un Milan che sorprende. Rumelu (anzi Re-melu, come lo hanno ribattezzato) è sempre stato un tipino (anche allo United) che segnava a raffica nelle partite di seconda fascia, salvo perdersi regolarmente in quelle che contano davvero e decidono le stagioni. Se ha fatto il salto di qualità, il Cannibale può ricominciare a digrignare i denti, soprattutto i canini da predatore.

Si salva in extremis il Robertino De Zerbi che da fantasista del primo Arezzo di serie B si è trasformato in conducator del Sassuolo dei miracoli. Stavolta, nella nebbia del venerdì sera, riesce nell’impresa di rimontare due gol al Toro, che pareva ormai in sicurezza. E’ la seconda rimonta in meno di una settimana, dopo quella che aveva portato alla vittoria di Bologna. Segno di un tecnico, l’ex amaranto, che sa dare ai suoi la rabbia giusta, ma che forse subisce ancora troppo.