Giro del Casentino. Vince Corradini e dedica la vittoria ad Antonelli in fin di vita

Una classica di antico prestigio che ha Coppi, Bartali e Nencini nell'albo d'oro e che ha regalato emozioni in corsa e alla fine

Michele Corradini vince il Giro del Casentino

Michele Corradini vince il Giro del Casentino

Arezzo 19 agosto 2018 -   Pochi sport come il ciclismo sanno regalare emozioni e storie così. Tragiche, belle e commoventi al tempo stesso. E il destino ha scelto una corsa come il Giro del Casentino, fra le più antiche, gloriose, ricche di storia per raccontarne un’altra tanto intensa. Ma facciamo un passo indietro. Mercoledì scorso, giorno di Ferragosto, giorno da una vita dove si corre la classica Firenze-Viareggio. Sulle prime curve in discesa del Monte Oppio, cadono quattro corridori, il più grave è Michael Antonelli, promessa di non ancora 19 anni, tesserato con la Mastromarco Sensi Nibali, la squadra dove è cresciuto il grande Vincenzo, che peraltro ancora la sostiene. Le condizioni del ragazzo appaiono subito gravi ma il giorno dopo precipitano. E’ in condizioni disperate all’ospedale di Firenze. Ieri, appena quattro giorni dopo, Michele Corradini, ventiduenne ragazzo perugino che gareggia con la formazione pistoiese, ha vinto una classica di prestigio giunta alla 102 edizione come il Giro del Casentino con partenza e arrivo a Corsalone, organizzato dall’Uc Aretina con l’apporto del comune di Chiusi guidato dal sindaco Tellini. Sentiamo Corradini: ««Dopo tanti piazzamenti finalmente ho vinto e che gara. Coppi, Bartali, Nencini nell’albo d’oro e nel 1932 la vinse Arcangeli, mio nonno. Ma soprattutto è un successo che mi procura brividi ed emozioni. Con me, con i miei compagni, in sella c’era anche Michael Antonelli. E’ e sarà sempre nei nostri cuori». Il colombiano Rubio grande protagonista sulla salita della Verna: «Sto bene, in salita faccio la differenza, ma ci voleva l’arrivo meno lontano. Ci ho provato anche nella volata a quattro ma Corradini è stato più forte». Mauti dell’aretina Rosini, diretta da Chioccioli e buon terzo: «Sono l’unico ad aver tenuto Rubio che andava come una moto, mi ha staccato solo al culmine della Verna poi l’ho ripreso. Contento della mia prova». Il valdarnese Brogi, quinto: «Sto vivendo un buon momento. Mi sono difeso anche su una salita difficile dove Rubio volava, poi ho provato a recuperare ma non c’è stato modo di riprendere i primi». 

Bella corsa, impegnativa, che è esplosa nella lunga ascesa a La Verna quando lo scalatore colombiano Rubio ha scatenato l’offensiva. Soltanto un Mauti in giornata di grazia ha resistito al vincitore di Capodarco fino quasi al culmine quando Rubio è rimasto solo. In dicesa il rientro prima di Mauti, poi di De Bonis e Corradini. Il poker ha trovato l’accordo e nell’arrivo a Corsalone il successo di Corradini su Rubio, Mauti e De Bonis. Poi Brogi in rimonta.  Ordine d’arrivo: 1) Michele Corradini (Mastromarco) Km 166 media 41,387. 2) Augusto Rubio (Vejus) 3) Rossano Mauti (Futura Rosini) 4) Matteo De Bonis (Regolo Tre Colli) 2“ - 5) Adriano Brogi (Aran) 6“ - 6) Petroni - 7) Cervellera 8) Leone 9) Delle Foglie - 10) Cianetti. 

Fausto Sarrini