Walid Cheddira sulle orme di Ciccio Graziani. Paragone forse scomodo ma di fatto che calza a pennello viste le convocazioni del Marocco per la prossima Coppa del Mondo. Classe 1998, nato a Loreto da genitori marocchini, Cheddira ha vestito la maglia dell’Arezzo e adesso indosserà quella rossoverde del Marocco in Qatar. Una convocazione frutto dei sacrifici e del duro lavoro come ha detto lo stesso attaccante del Bari sui propri canali social e non solo. E dire che Cheddira da queste parti era stato una meteora. Nessun gol, poco più di una decina di presenze e poi a gennaio la cessione. Walid era arrivato in amaranto nell’estate post playoff contro il Pisa, con il sogno serie B sfumato all’Arena Garibaldi. Brunori - anche lui passato dai dilettanti ed ‘esploso’ ad Arezzo - torna al Parma proprietario del cartellino che manda all’ombra di San Cornelio il buon Cheddira che in serie D con la Sangiustese ha segnato 21 gol in due stagioni. Ad Arezzo parte titolare poi però l’arrivo di Gabriele Gori, il passaggio al 3-5-2 da parte di Di Donato lo relegano sempre più ai margini del gruppo. Così a gennaio, come lui stesso poi ammise, chiede e ottiene la cessione. Di nuovo Parma quindi Lecco ma il Covid blocca tutto. Sarà l’anno seguente il Mantova a metterlo in mostra e a richiamare l’attenzione del Bari con cui a suon di gol ha ottenuto il salto in serie B e dove quest’anno tra campionato e Coppa Italia ha segnato già nove reti. E adesso i Mondiali. "Sono orgoglioso, emozionato, felicissimo e onorato di rappresentare la mia nazione nella competizione più prestigiosa di tutte - ha scritto Cheddira sul proprio account Instagram - Sono molto fiducioso nel cammino che andremo ad intraprendere. Daremo il massimo per il nostro Paese! Dima Maghrib". Il Marocco debutterà il 23 novembre alle 11 contro la Croazia, quindi il 27 giocherà contro il Belgio alle 14e il 1° dicembre 16 affronterà il Canada sognando di proseguire il cammino. M.M.