Arezzo, pagati gli stipendi, riparte il campionato. Ghinelli: "Grazie a tutta la città"

I pagamenti sono a posto, scadenza rispettata per stipendi e contributi. Lo hanno comunicato i curatori fallimentari Ioffredi e Francario

Tifosi ieri in tribunale

Tifosi ieri in tribunale

Arezzo, 17 marzo 2018 -  I curatori del fallimento della Società U.S.Arezzo,  Vincenzo Ioffredi e  Lucio Francario, comunicano di aver ottemperato al pagamento di quanto in scadenza per la data odierna e previsto nella sentenza del Tribunale di autorizzazione all’esercizio provvisorio. Finalmente una scadenza rispettata dall'Arezzo, pagati in tempo utile stipendi e contributi, stavolta per fortuna non ci saranno penalizzazioni e l'Arezzo stasera giocherà regolarmente a Viterbo con inizio alle ore 20,30. Amaranto in campo dopo un mese dallo 0-0 di Pontedera e tre partite rinviate con Livorno, Olbia e Monza.

Dopo un fallimento (dichiarato ieri in tribunale) per l’Arezzo l’ultimo ostacolo verso il salvataggio è stato superato, ovvero la scadenza di stipendi e contributi, fissata per ieri e alla quale era condizionato l’esercizio provvisiorio concesso dai giudici. 

Sono  stati raccolti 372.000 mila euro, mentre ieri mattina come si legge chiaramente nella sentenza, la quota raggiunta era di 270.000, ma nel corso della giornata di ieri  la situazione si è risolta e Bertini aveva dichiarato sicuro: che era tutto a posto.  Più avanti il titolo sportivo verrà messo all’asta e speriamo si possa programmare un futuro dignitoso, magari in serie C o nella peggiore delle ipotesi in D.

Nominati due curatori fallimentari, Lucio Francario e Vincenzo Ioffredi, che lavorano a Roma. A loro il compito di attivare il conto da cui partiranno i bonifici. L’imprenditore La Cava, amico di Pieroni, ex direttore sportivo amaranto, è quello che ha versato di più con 100.000 euro. Un contributo lo ha dato anche il cantante Enzo «Pupo» Ghinazzi. Pieroni è stato avvistato in Comune nel frenetico pomeriggio di ieri, quando dopo la sentenza del tribunale è iniziata la rincorsa a raccogliere i soldi che mancavano.

Ormai la strada sembra tracciata. Di ostacoli ce ne saranno ancora tanti e insidiosi lungo il percorso, ma almeno si intravvede dopo mesi una piccola luce in fondo a un tunnel buio per mesi fra cambi continui di proprietà, mancati pagamenti, debiti che hanno portato al fallimento. Ma stavolta da un fallimento può esserci la rinascita.