Massimo Pavanel
Arezzo, 16 marzo 2018 - L'Arezzo è pronto a tornare in campo, a gettare il cuore oltre l'osctacolo. “Questa vicenda ha unito ancor di più tifosi, squadra, città e giornalisti. Quanto accaduto sia un evento più unico che raro. Adesso spetta a noi completare l’opera tornando in campo e provando a raggiungere la salvezza. Sarà il campo ad emettere il verdetto, non un tribunale o dei faccendieri“. Non è stata una giornata facile quella di ieri tra udienza in tribunale e l'episodio registrato allo stadio dove tre persone si sono presentate come i nuovi proprietari del club. “L’impatto non è stato dei migliori – spiega il tecnico – i tre sono stati intercettati. Forse era meglio che la Digos li fermasse. Altrimenti tutti possono andare in giro dicendo che sono il presidente o i proprietari. Abbiamo visto cose ai confini della realtà e speriamo soprattutto di aver visto tutto. Oggi per noi parte un nuovo campionato”. L'Arezzo vede ad un passo il ritorno in campo. A questo punto manca solo il pagamento degli stipendi e dei contributi e poi il Cavallino potrà riprendere la corsa. “La prima battaglia è stata vinta grazie a tutti. Adesso possiamo tornare in campo e sarà quello il posto dove capiremo se potremo salvarci o no. La Viterbese è una tra le migliori formazioni del girone guidata da un ottimo allenatore che conoscete molto bene. Sarà una gara difficile. Dovremo essere bravi nella gestione e a restare compatti. Dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Moscardelli? Ha un fastidio dovuto ad una infiammazione e non è al cento per cento.”. Il tecnico poi parla anche dei commenti di alcune avversarie del girone A che non hanno gradito gli stop concessi all'Arezzo. “Non è colpa nostra se abbiamo avuto dei banditi a gestirci. Capisco il loro punto di vista però se sono più forti verranno ad Arezzo e proveranno a conquistare i tre punti facendo la loro partita”.
Oggi alle 16 conferenza stampa allo stadio. Un appuntamento convocato dal sindaco Ghinelli insieme al comitato Orgoglio Amaranto.