Arezzo, 2 settembre 2018 - "Una partita orribile". Con queste parole Alessandro Dal Canto ha definito la prova dell'Arezzo sul campo dello Sporting Trestina. "Colpa mia se non ho fatto capire ai ragazzi l'importanza del test. I carichi di lavoro non possono essere una giustificazione - spiega Dal Canto - il Trestina ha giocato con lo stesso spirito con cui noi abbiamo affrontato la Fiorentina. Forse è colpa mia se la squadra non ha capito l’importanza del test. Così non va perché rischiamo di buttar via tempo prezioso giocando partite come queste".
Il tecnico poi parla del mercato. "La società ha fatto quello che doveva e ogni scelta è stata condivisa. Sono stati presi giocatori o si è tentato di prendere in base a quello che è il budget fissato dalla società. Non avevamo esigenze particolari nell’ultimo giorno. Se trovavamo un giocatore in grado di spostare gli equilibri lo avremmo preso, così non è stato. Rosa troppo ampia? E’ un problema comune in serie C dopo i mancati ripescaggi".
In attacco l'Arezzo ancora non punge e Dal Canto analizza così il momento del reparto avanzato. "Non sono preoccupato per la sterilità offensiva – ha risposto Dal Canto – così come non mi esalto se la difesa non prende gol. In attacco siamo poco efficaci per le caratteristiche dei giocatori. Persano, Brunori e Cutolo non possono risolvere le partite da soli serve l’apporto di tutti".
Intanto si allontana il rientro in gruppo di Salifu. "Salifu è arrivato infortunato ad Arezzo e non è il solo giocatore ad essere arrivato infortunato. La società a mio avviso è encomiabile perché si è messa al servizio del ragazzo per aiutarlo a recuperare da questo problema. Vediamo un po’, ma di sicuro non rientrerà a breve".