Carboni: "Nuovo cavaliere a S.Andrea? Uno dei nostri giovani, scelta a maggio"

Confermato rettore, lancia il programma dei tre anni. "Vincere, agganciare Colcitrone, ricucire il quartiere". Critico sulla riforma dell'Istituzione e sulla cerimonia di premiazione

Il rettore Maurizio Carboni

Il rettore Maurizio Carboni

Arezzo, 16 marzo 2018 - Carboni, altri tre anni al comando di Sant’Andrea... «Sì, sembra proprio di sì»

E con questi arriva a 12, eguagliando Faliero Papini «No, veramente a 13: il primo proprio nell’ultima fase di Faliero»

Sarà l’ultimo mandato? «Staremo a vedere: inutile parlarne ora, siamo appena all’inizio».

Gli obiettivi di questo triennio? «Vincere, naturalmente»

E quindi agganciare Porta Crucifera in testa all’albo d’oro.. «Sì, anche. Ma in generale vincere: perché mi sono reso conto che ce ne sono tutte le condizioni»

E’ l’unico obiettivo? «No, vorrei che questi anni fossero ricordati come quelli della ritrovata serenità nel quartiere»

Quindi ricucire gli strappi che esistono.. «Esatto»

E come farà? «Coinvolgendo tutte le forze migliori e mostrando che per primi saremo noi a tendere la mano»

Uno stile generale o ci saranno anche gesti concreti? «Ce ne saranno, ma l’importante è farli, non parlarne»

Intanto dovete affrontare l’emergenza cavalieri.. «Non parlerei d’emergenza: c’è da sostituire Cherici, un cavaliere che ha vinto tanto e segnato un’epoca..»

Appunto.. «Ma le forze ci sono»

Dunque resta la linea di dare spazio ai giovani cresciuti nel quartiere, Rossi e Marmorini «Sì, tocca a loro»

In che tempi deciderete? «Chi giostrerà deve avere il tempo di prepararsi anche di testa»

E per questo non è necessario vederne la reazione in piazza? «Sarebbe troppo tardi»

Quindi? «La scelta va fatta al massimo entro maggio: ma in ogni caso a decidere sarà il consiglio»

Per giugno: poi parleranno i risultati... «Se scegli un giovane non puoi metterlo alla gogna dopo la prima Giostra: ci vuole fiducia»

Come dei giovani che la affiancano ora in consiglio? «E’ una generazione di trentenni pronta a prendere in mano il quartiere»

Il segnale è quello di Fumagalli rettore vicario.. «E’ il più importante segno di rinnovamento ma non il solo..»

E lei a fare da chioccia.. «Non sono il salvatore della patria, spero solo di contribuire a farli crescere»

C’è un errore che si rimprovera e vorrebbe cancellare in questi anni? «Tanti»

Sì, ma uno? «Per come sono fatto li cancellerei tutti»

Le pagine più dolorose? «Lo strappo con Checcacci, quello con Andrea (Lanzi, N.d.R.): ma ripeto, è l’ora di ricucire»

In Giostra quale avversario teme di più? «Tutti in ordine alfabetico»

E le tensioni con Porta Crucifera nel corteggio? «Nel 2017 le cose sono andate meglio: abbiamo lavorato per evitare contatti e attriti»

La consegna della lancia? «La terrazzina non mi è mai piaciuta: è una cerimonia fredda, senza il popolo intorno»

L’alternativa? «Tornare alla vecchia formula pur garantendo la sicurezza»

Si pone un problema di ricambio anche per Vedovini? «No, ha l’entusiasmo e la forma fisica di un ventenne e una gran voglia di allenarsi. E’ l’ultimo dei miei problemi».