Arezzo, nessuna trattativa con cordate perugine: ma due piste ci sono

Il presidente risponde ad alcune indiscrezioni: «Stiamo lavorando, ci sono due canali aperti ma non siamo al closing»

Il presidente La Cava

Il presidente La Cava

Arezzo, 30 gennaio 2020 - «La trattativa con imprenditori di Perugia non come sia venuta fuori». Giorgio La Cava risponde così alla notizia che ieri pomeriggio è rimbalzata in città dall’Umbria. Secondo Perugia24 un gruppo di imprenditori, con personaggi del mondo del calcio perugino, sarebbero pronti al closing per l’Arezzo. «Non so come sia venuta fuori questa cosa. Forse perchè conosco Riccardo Gaucci e sono amico di suo fratello Alessandro, ma al momento non c’è nulla - risponde La Cava - le trattative sono concrete quando c’è un appuntamento dal notaio per le firme».

Fin qui una smentita che interessa un altro nome, quello di Antonio Ciuffarella. Imprenditore edile la cui azienda ha realizzato il ‘Benito Stirpe’, e che sta seguendo il rifacimento dello stadio di Caserta, Ciuffarella ha avuto modo di incontrare La Cava alcuni mesi fa.

Insieme a loro c’era anche Paolo Palermo, procuratore di Aniello Cutolo. Due nomi, quelli di Ciuffarella e del procuratore sportivo, accostati da dicembre ad oggi anche al Livorno e che avrebbero prodotto le indiscrezioni riguardo l’interesse del club labronico per il capitano amaranto.

A tal proposito ieri è arrivata una smentita per quanto riguarda una trattativa in tal senso tra il numero dieci amaranto e il Livorno. Poi è chiaro che se non dovesse arrivare il rinnovo di contratto con l’Arezzo, il capitano potrà decidere autonomamente il proprio futuro, forte anche di una stagione che lo sta vedendo esprimersi su alti livelli. Ma tornando alle trattative per il club, La Cava dopo le smentite sottolinea un aspetto.

«Discorsi aperti ce ne sono tanti, ma al momento non c’è nulla di definitivo o motivi per i quali è possibile parlare di una data. Diciamo che ci sono due opportunità all’orizzonte, una che porta e nord e una a sud. Abbiamo parlato, visto documenti, ma non c’è una data fissata in calendario».

La prima strada portebbere verso l'immobiliarista Andrea Stanzione, legato a Massimo Londrosi, ex dg del Pro Piacenza, e già vicino a La Cava per il progetto crowdfunding. L'altra strada porta a Roma verso imprenditori legati ad Alessandro Gaucci.

In poche parole l’Arezzo interessa, ma da qui a parlare di closing ce ne corre. Intanto Pieroni e Testini sono a Milano per la chiusura del mercato. Piace Pinto, al momento a Salerno e che sarebbe finito nel mirino dell’Avellino di Capuano. L’Arezzo per prima cosa deve piazzare gli esuberi per reperire anche da qui fondi utili. Votino, Laneve, Barbini, Aramini, Sbarzella e Raja (in prestito) possono partire così come Burzigotti, che era stato accostato al Fano e che piace al Rieti. E in entrata? Prima c’è bisogno di sfoltire poi se possibile si penserà ad un innesto, ma solo se di qualità per la difesa.