Arezzo, le nuove cariche del club. De Vito: "Al lavoro per lasciare la D al più presto"

Presentato il nuovo organigramma del Cavallino. L'ex Avellino sarà il nuovo dg dell'area sportiva. Muzzi responsabile delle giovanili. Le scuse ai tifosi

Enzo De Vito

Enzo De Vito

Arezzo, 21 maggio 2021 - Muzzi responsabile delle giovanili e consigliere del clib, Enzo De Vito direttore generale dell'area sportiva, Guglielmo Manzo direttore generale di quella amministrativa. Ecco le nuove cariche dentro la Società Sportiva Arezzo presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa.

"Abbiamo diviso, anzi separato la gestione amministrativa che avrà in Guglielmo Manzo il direttore generale, mentre Enzo De Vito sarà il direttore generale di quella sportiva -  spiega l'amministratore delegato Selvaggio - Roberto Muzzi sarà il responsabile delle giovanili che ci stanno dando ottimi risultati e che avrà in Roberto la figura più importante, ma al tempo stesso sarà consigliere della società. Non avremmo mai voluto presentare un progetto di rilancio in serie D e ancora oggi chiediamo scusa ai tifosi per quanto accaduto. Siamo vigili per valutare il futuro, per capire se esistono i presupposti per il ripescaggio. Dal punto di vista sportivo è stato un fallimento. Come società però abbiamo ribadito il nostro impegno varando e deliberando un aumento di capitale da 1,2 milioni di euro, questo per consolidare il club e guardare al futuro. La società è sana, in regola ed è pronta a varare un progetto di settore giovanile che deve essere la colonna dell’attività sportiva, un legame con il territorio, un punto di partenza per tornare dove l’Arezzo merita".

"So che c’è poca fiducia in questo momento, ho visto gli striscioni dei tifosi, ma io non scappo, mi prendo le mie responsabilità e sono qui per ripartire, per far restare il minor tempo possibile l’Arezzo in serie D - ha aggiunto De Vito - Non mi aspettavo dopo aver messo insieme 21 punti nel girone di ritorno di non partecipare ai playout. Nelle prime sette partite del girone di ritorno abbiamo fatto due punti ed è stato troppo poco. Avevo promesso i fatti e non ci sono stati. Non cerco alibi, ma nel girone di ritorno abbiamo messo insieme 21 punti, magari avessimo fatto lo stesso in quello di andata. Le critiche dei tifosi? Parlando da avvocato dico che tutti meritano una seconda possibilità anche dopo aver commesso un misfatto e in carriera ho vissuto momenti simili. Qualsiasi atleta o dirigente dopo una retrocessione prende spunto dagli errori commessi per ripartire e rilanciarsi. Mi assumo le mie responsabilità, e adesso voglio vincere questa sfida. L’Arezzo ad oggi è in serie D e dobbiamo lavorare per restare qui il meno tempo possibile. Sbandierare di voler vincere il campionato non serve, serve solo lavorare. So che c'è poca fiducia. Sono un uomo di calcio che vuole una possibilità di poter lavorare e dimostrare di poter fare bene per l’Arezzo. Il mister? Un allenatore con esperienza in D ma che può allenare in Lega Pro. Il ritiro? Sicuramente non lontano da Arezzo perchè vogliamo restare vicino ai nostri tifosi".