Arezzo, caos biglietti. Rabbia di tifosi e sindaco. Il Prefetto di Pisa chiede diretta Rai

Oltre 750 aretini pronti a partire, tanti quelli che sembrano intenzionati a fare altrettanto anche se sprovvisti di biglietti

I tifosi amaranto

I tifosi amaranto

Arezzo, 31 maggio 2019 -  lI prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo, ha chiesto la copertura televisiva in diretta delle telecamere della Rai, per la Toscana, del match di ritorno della semifinale playoff tra Pisa e Arezzo, per attenuare il rischio che centinaia di tifosi aretini seguano la squadra nonostante siano sprovvisti di biglietto. Lo ha reso noto la prefettura di Pisa al termine della riunione odierna del Gos in vista della gara in programma domenica sera alle ore 20.30. «Il prefetto - si legge in una nota - ha richiesto alla Rai la diretta Tv, in ambito regionale, dell'incontro di calcio Pisa- Arezzo. L'iniziativa è finalizzata a evitare l'arrivo nel capoluogo di un numero di tifosi ospiti superiore rispetto alla capienza del settore a essi riservato (500 posti, ndr), con potenziali situazioni di criticità per l'ordine pubblico». Ieri infatti gli ultras dell' Arezzo, con un comunicato, hanno annunciato di essere pronti «a venire a Pisa anche senza biglietto» se non fosse garantita la reciprocità di rappresentanza rispetto alla gara di andata quando allo stadio aretino erano presenti circa 1.500 pisani.

Intanto c'è una nota del sindaco di Arezzo, Alesandro Ghinelli: Nelle ultime ore si è scatenata la sacrosanta protesta dei tifosi amaranto per la negata possibilità d’acquisto dei biglietti allo stadio di Pisa per la partita dei play-off di domenica sera. Desidero ricordare al proposito che nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del 24 maggio, di fronte al Prefetto di Arezzo, al Questore e al sottoscritto, la società Pisa Calcio aveva dichiarato la “reciprocità” di trattamento tra la partita di Arezzo e quella di Pisa. A quel momento si parlava di portare i posti della curva Nord, destinata ai pisani, da 800 a 1000: quindi il Sindaco si era impegnato ad aumentare la capienza di 200 unità, a fronte di un pari trattamento anche a Pisa. Nei giorni successivi i tifosi pisani acquistavano 382 biglietti di curva Sud (la nostra): concordavo quindi con il Questore di “trasferire” gli stessi, per motivi di ordine pubblico, in curva Nord, portandone dunque la capienza a 1382. Ciò rendeva possibile rimettere in vendita agli aretini i 382 posti che la tifoseria pisana lasciava liberi, ai quali si aggiungevano gli ulteriori 300 posti stabiliti con l’ordinanza da me firmata domenica 26 maggio. In sostanza, oltre a concentrare la tifoseria pisana in un unico settore, è stato possibile garantire l’accesso in curva sud a 682 aretini, cosa che senza l’ordinanza non sarebbe stata possibile. Devo riscontrare con rammarico che la società Pisa Calcio non ha onorato l’impegno preso davanti alle pubbliche autorità ad Arezzo, e che tutti i passaggi istituzionali da me fatti per cercare di garantire il maggior afflusso di tifosi aretini all’Arena Garibaldi hanno avuto esito negativo. Ho parlato in serata anche col sindaco di Pisa che mi ha comunicato la sua impossibilità ad incrementare la capienza del settore ospiti dello stadio. Il problema lo ha creato la società che non ha riservato i posti concordati alla tifoseria aretina. Confido nel senso di responsabilità dei tifosi amaranto auspicando che il risultato sul campo faccia dimenticare questo spiacevole episodio. Forza Arezzo!!!”.

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