Arezzo e la rinuncia ai playoff: "Il protocollo non è applicabile"

Il presidente La Cava spiega i motivi del no: "Amo il calcio ma non ci sono le condizioni per riprendere. E in futuro..."

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"I playoff? No. grazie". Se la serie C come è più che probabile finirà disputando solo gli spareggi, perché sarebbe un grande problema giocare anche le restanti 11 giornate di campionato, l’Arezzo si tirerà indietro e il presidente Giorgio La Cava, imprenditore nato a Roma ma cresciuto fin da piccolo a Perugia, spiega i motivi: "Intendiamoci, non è che non vogliamo scendere in campo, io sono un malato di calcio e mi piacerebbe rivedere la mia squadra giocare, ma non ci sono le condizioni, per il protocollo sanitario, ancora di più i tamponi. La salute prima ditutto e poi voglio vedere quante società soprattutto in serie C sono in grado di farcela".

Il patron amaranto non si ferma...

"Inoltre il nostro responsabile sanitario Egidio Giusti, con cui sono perfettamente d’accordo, ha detto e ripetuto chiaramente che non è possibile rispettare il protocollo sanitario,questa è la verità".

La Cava guarda più avanti...

"Il problema principale sarà la ripartenza per molte società di serie C, già questa è una categoria dove c’erano difficoltà prima con pochissimi incassi e troppe spese, figuriamoci dopo il coronavirus. Aspettiamo il Consiglio Federale, poi valuteremo, ma finora non vedo molte certezze".

Egidio Giusti, storico responsabile sanitario dell’Arezzo:

"Io e il presidente siamo perfettamente in sintonia, purtroppo non esistono le condizioni per rispettare il protocollo sanitario che peraltro è oneroso, ma sull’aspetto economico non voglio entrare. Ovviamente io dirigo lo staff medico e la strada di tornare in campo ora per noi non è percorribile, è bene dirlo con chiarezza. Non è mancanza di volontà, è proprio impossibile, non saremmo in grado di rispettare le condizioni di sicurezza e la salute va avanti a tutto e tutti e peraltro non posso permettermi di rovinare una carriera che dura da quarant’anni".