Legnago-Arezzo 1-1. Di Grazia pareggia all'ultimo respiro. Pari prezioso

Partita difficile contro un'avversaria in forma. Pari importante in extremis in chiave salvezza

Roberto Stellone

Roberto Stellone

Arezzo, 18 aprile 2021 - All’ultimo tuffo, all’ultimo respiro l’Arezzo agguanta un pareggio fondamentale per credere ancora nella salvezza tramite i playout. Il colpo di testa di Di Grazia fa esplodere l’entusiasmo della truppa amaranto che in caso di sconfitta sarebbe stata a un passo dal baratro perché il distacco dal Legnago in quel momento era salito a 10 punti e si sarebbe creata una forbice difficile da colmare. Pur con dei limiti, la squadra adesso è convinta, motivata, ha cuore e grinta per centrare l’obiettivo. Domenica col Ravenna ovvio che servirà la vittoria in un altro scontro diretto da brividi. Una partita combattuta, con grande agonismo da due squadre in buona condizione e decise a far risultato: i veronesi per puntare alla salvezza diretta, gli amaranto per non affondare. Parte meglio il Legnago, che pressa, attacca, rilancia e l’Arezzo soffre. Al 12’ Morselli in contropiede dopo un angolo a favore degli aretini sfiora il palo. Al 27’ i veneti passano. Rolfini uscito e dopo aver ricevuto le cure del massaggiatore, rientra con l’ok del quarto uomo, prende palla approfottando anche di un errore di Cherubin e mette in mezzo dove Bulevardi a colpo sicuro insacca. L’Arezzo si sveglia e reagisce, Carletti prima di piede poi di testa ha due occasioni ma l’ottimo Pizzignacco respinge. Nella ripresa girandola di sostituzioni, Carletti si infortuna, l’Arezzo attacca, il Legnago cerca qualche contropiede, al 23’ pregevole punizione di Di Grazia, Pizzignacco respinge probabilmente oltre la linea di porta ma l’arbitro fa proseguire. Gli ultimi minuti sono palpitanti, il tempo scorre via inesorabile, la salvezza si allontana, l’Arezzo prova in tutti i modi, magari senza grande lucidità anche perché con una partita tirata così, alla fine affiora la stanchezza, il Legnago si difende perché sente di avvicinare la permanenza i C. L’arbitro dà cinque minuti di recupero ma allunga di uno perché per un problema a un giocatore dei veneti si è perso tempo. E quando tutto sembra finito, all’ultimo disperato assalto, Sussi mette in mezzo, dalla bolgia dell’area di rigore emerge uno dei più piccoli, Di Grazia, che però è il più tempestivo di tutti e di testa infila firmando un pareggio preziosissimo anche se c’è ancora da soffrire. Arezzo bene in difesa a parte l’indecisione fatale di Cherubin, a centrocampo luci e ombre con Arini il migliore, davanti non benissimo, ma Di Grazia decisivo.

Il tecnico Stellone: "Abbiamo pareggiato proprio in extremis, all'ultima azione, ma ci abbiamo creduto fino in fondo. Abbiamo meritato questo punto prezioso contro una squadra di valore che ha cominciato meglio di noi andando in vantaggio  meritatamente anche se su un episodio dubbio. Abbiamo reagito, potevamo andare sull'1-1 già nel primo tempo, nella ripresa probabilmente sulla puniizione di Di Grazia il portiere ha respinto quando il pallone era già entrato, poi la gioia con la rete di Di Grazia".

Pagelle Arezzo: Sala 6, Maggioni 6, Sbraga 6,5, Cherubin 5,5, Pinna 6, Altobelli 5+, Arini 6,5, Benucci 5,5, Cutolo 6, Carletti 5,5, Di Grazia 7, Ventola 6, Iacoponi 6, Di Paolantonio 6, Sussi 6+. Allenatore Stellone 6,5. 

LEGNAGO (4-3-2-1): Pizzignacco; Ricciardi, Pellizzari, Perna, Girgi; Bulevardi, Yabre, Laurenti; Chakir, Rolfini; Buric. Allenatore: Giovanni Colella. AREZZO (4-3-3): Sala; Maggioni, Cherubin, Sbraga, Pinna; Altobelli, Arini, Benucci; Di Grazia, Carletti, Cutolo. Allenatore: Roberto Stellone. Arbitro: Mario Cascone di Nocera Inferiore.