Bennati: "Io via dopo il Mondiale? Ci rido su"

Il commissario tecnico aretino smentisce le voci che lo vorrebbero dimissionario dopo l’Australia: "Notizie senza fondamento"

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di Andrea Lorentini

Tra meno di una settimana Daniele Bennati e la nazionale di ciclismo partiranno alla volta dell’Australia dove domenica 25 settembre si disputa, a Wollongong, il campionato del mondo in linea professionisti. Per il ct aretino è il debutto nella rassegna iridata. Un percorso veloce, ma con lo strappo nel circuito finale da ripetere 12 volte che potrebbe fare selezione.

Bennati, come procede l’avvicinamento al Mondiale?

"Oggi diramerò una prima lista di corridori allargata ed entro lunedì 12 comunicherò i 10 che prederanno parte alla corsa iridata. Ormai gli ultimi dubbi sono sciolti. Si tratta di una trasferta lunga e dietro c’è un gran lavoro di tutto lo staff federale per gestire al meglio il fuso orario, l’adattamento al clima e tanti altri dettagli".

Bettiol sarà il capitano?

"Sarà uno dei nostri punti di riferimento. E’ un corridore che può dire la sua dopo 260 km e quindi puntiamo su di lui. È reduce da una buona stagione, finalmente, senza intoppi fisici. Anche Trentin e Ballerini avranno un ruolo importante".

Nibali, invece, non ci sarà.

"Con Vincenzo abbiamo parlato. Lui punta al Giro di Lombardia per chiudere con un acuto la sua carriera. Ha scelto un programma diverso per il finale di stagione".

Anche Ulissi non farà parte della spedizione, ma in questo caso per lo stop imposto dalla sua squadra, la Uae Emirates, che le ha chiesto di non convocarlo per averlo a disposizione per i punti Uci.

"Questa vicenda mi ha infastidito parecchio. Avrei potuto convocarlo lo stesso, ma non l’ho fatto per rispetto e per tutelare il corridore che mi ha detto che se fosse venuto in Australia avrebbe potuto subire ritorsioni da parte del suo team. Nella Spagna, ad esempio, per lo stesso motivo mancherà Valverde".

Che Mondiale dovrà correre la sua Italia?

"Ci sono corridori come Van Aert, Van der Poel, Evenepoel, il campione uscente Alaphilippe, lo stesso Pogacar che hanno una marcia in più. Noi dovremmo essere bravi ad inventarci qualcosa per sorprendere".

L’avvicinamento al Mondiale avviene in un clima di tensione in federazione con il presidente Dagnoni sotto accusa per il caso legato alle sponsorizzazioni.

"Mi auguro che si faccia presto chiarezza. Premesso ciò, sono il commissario tecnico e mi occupo di questioni prettamente tecniche. Il mio compito sarà anche quello di garantire un clima quanto più sereno intorno ai corridori".

Però ha dovuto smentire l’ipotesi di sue dimissioni dopo il Mondiale.

"Evidentemente c’è chi si diverte a gettare benzina sul fuoco con notizie confezionate ad arte senza alcun fondamento. Quando ho letto l’articolo in questione ero propria a casa di Bettiol e stavamo programmando l’avvicinamento al mondiale in totale serenità. Ci siamo fatti due risate".