Arezzo, si lavora per l'iscrizione al campionato. Dal Canto verso l'addio

Giorni intensi per la società

Il tecnico Dal Canto

Il tecnico Dal Canto

Arezzo 14 giugno -  E’ ANCORA tutto da scrivere il prossimo passo della storia tra l’Arezzo e Alessandro Dal Canto. Contatti tra le parti, magari informali secondo i beneinformati, ci sono stati anche negli ultimi giorni dopo il comunicato con il quale il club amaranto fissava le priorità. Prima l’iscrizione, poi il progetto tecnico giunto al secondo anno partendo da tecnico e mercato.  La situazione è ancora in itinere. Difficile tuttavia che Dal Canto rimanga anche se l’Arezzo vorrebbe far rispettare il contratto in essere con scadenza 30 giugno 2020, al limite chiedendo un corrispettivo in caso di chiamata dalla serie superiore.  Dall’altra parte c’è Dal Canto che chiede conferme per provare a ripetere o migliorare quanto fatto nella stagione che si è conclusa oltre ogni più rosea aspettativa. La sensazione è quella comunque che entrambi le parti proveranno ad arrivare entro l’inizio della prossima settimana ad una soluzione, ma come detto troppe situazioni lasciano pensare che le strade si separino. E a proposito di fase di stallo c’è anche quella relativa al contratto di Matteo Serrotti con una situazione di stand by della trattativa legata al rinnovo del centrocampista che proprio sotto la gestione Dal Canto si è messo in luce come trequartista e come mezzala.  Il mercato ovviamente è quello che attira maggiormente l’attenzione dei tifosi, consapevoli che davanti ad una offerta giusta e adeguata uno dei gioielli (Buglio e Basit) potrà partire per rimpinguare le casse sociali in vista della stagione 2019/2020. Prima però c’è l’iscrizione da mettere a posto.  Intanto Giorgio La Cava ha versato il 79 per cento della cifra totale (circa 530mila euro). A tal proposito è intervenuto anche Orgoglio Amaranto che ha ricapitolato i pagamenti effettuati assicurando di aver fatto la sua parte in vista del 24 giugno. «E’ stato un anno molto impegnativo dal punto di vista finanziario, l’anno in cui il comitato ha contribuito di più alle casse amaranto - spiega Orgoglio Amaranto snocciolando date e cifre - in totale abbiamo versato 14mila euro. I bonifici sono stati fatti ogni volta in base alle necessità della società in proporzione all’uno per cento di capitale sociale detenuto da Orgoglio Amaranto. L’impegno del comitato non è finito qui, adesso c’è da versare la somma più alta, 5.300 euro».

Matteo Marzotti