di Andrea Lorentini Chiamatelo pure il patto per la C. E’ quello che hanno siglato, martedì, nel chiuso dello spogliatoio il presidente Manzo da una parte, giocatori e staff tecnico dall’altra. Si sono guardati in faccia e parlati in maniera schietta, senza filtri. Le dichiarazioni rese dal presidente all’uscita non ammettono interpretazioni: da qui in avanti basta alibi e passi falsi. C’è da vincere il campionato. Il messaggio recapitato all’esterno dal patron è fin troppo chiaro. La palla passa adesso ad Indiani e alla squadra a cominciare dalla sfida di domenica contro il Flaminia Civita Castellana. Non si può più sbagliare. I jolly sono finiti. L’ultimo l’ha regalato indirettamente il Gavorrano che ha imposto il pari (1-1) alla Pianese nel recupero giocato ieri a Piancastagnaio. La capolista manca, dunque l’occasione per scappare a +5 sul cavallino e resta a portata di mano. Il distacco da recuperare adesso sugli amiatini è di tre lunghezze (44 contro 41). A maggiore ragione che è rimasto in scia, l’Arezzo non può più permettersi ulteriori scivoloni. Manzo ha chiesto di onorare e sudare la maglia amaranto. Vuole più rabbia e determinazione agonistica. E’ un presidente che non molla e che vuole raggiungere l’obiettivo rivendicando gli sforzi e gli investimenti economici che la società sta portando avanti. Ha rinnovato piena fiducia all’allenatore, ma è evidente che il tecnico di Certaldo dovrà dare fondo a tutta la sua esperienza per ritrovare il bandolo della matassa dopo la prestazione sciagurata di Terranuova. Ma soprattutto c’è da iniziare a correre alzando la media punti che, dopo il filotto iniziale, nelle successive quindici è da metà classifica. L’Arezzo ha conquistato 18 punti nelle prime sei giornate con 13 gol fatti e uno subito, mentre ne ha raccolti 23 nelle successive quindici, vincendo solo sei volte con 19 reti all’attivo e 16 incassate. Lasciando da parte la serie iniziale, la media punti da ottobre a oggi è di 1,53, con appena 3 gare chiuse senza reti al passivo. Numeri che non sono, certamente, in linea con un rendimento di una squadra che vuole conquistare la promozione. Il neo più grosso è la mancanza di continuità e l’alternanza di risultati. Gli amaranto sono forti con le grandi (vinti tutti gli scontri diretti), ma deboli con le piccole contro le quali hanno lasciato sul campo tanti punti. Nel frattempo ieri la squadra ha sostenuto una doppia seduta. Nell’allenamento pomeridiano si è unito al gruppo anche l’ultimo arrivato, l’esterno offensivo Raffaelle Cantisani, prelevato in prestito dal Crotone nell’ultimo giorno del mercato professionisti. A differenza di Persichini, che ha dovuto attendere tre settimane, è già a disposizione per scendere in campo. La decisione su una sua eventuale convocazione sarà presa da Indiani dopo averlo valutato in questi giorni. Il suo arrivo e non quello di un terzino è anche il segnale che staff tecnico e società vogliono dare fiducia ai terzini under che già sono in rosa. Probabile a questo punto che venga promosso in pianta stabile in prima squadra il classe 2005 Stopponi.