Arezzo, obiettivo C: ecco i club in pericolo

Ancora si attendono i parametri definitivi per le riammissioni. Intanto Catania e Sambenedettese sembrano gli anelli deboli su cui puntare

di Matteo Marzotti

"Vi dico che vedrete un’ecatombe a fine anno, visto che tanti presidenti di Serie C sono già pronti e desiderosi di alzare le mani". Le parole sono di Pietro Lo Monaco. Era metà aprile quando l’ex direttore del Catania era intervenuto in questo modo a Tmw Radio. A meno di tre settimane dalla scadenza per l’iscrizione al prossimo torneo di serie C si avvertono alcuni scricchiolii ma di bandiere bianche alzate neanche l’ombra. Le situazioni da monitorare non mancano. La Sambenedettese, rilevata dall’imprenditore Roberto Renzi, negli ultimi giorni dopo aver chiesto un taglio sugli stipendi ai dipendenti, è alle prese con il pagamento dei contributi. L’imprenditore ha chiesto dilazionamenti e rinvii per le scadenze. Dopo aver speso quasi 1,5 milioni di euro in riva all’Adriatico sperano nel buon esito delle operazioni.

Poi c’è il Catania. Joe Tacopina si è defilato e sta trattando la Spal. Adesso si parla di una cordata maltese interessato al club, ma intanto c’è l’iscrizione da ottemperare e il 17 giugno l’assemblea dei soci dovrà parlare della ricapitalizzazione da 2,5 milioni di euro e del costo di almeno 6 milioni di euro per la gestione. Ad oggi non sono presenti slot liberi per sperare nella riammissione o nel ripescaggio, ma solo situazioni difficili, e criteri che vedono in pole per l’ammissione in Lega Pro le seconde squadre di serie A, vedi la Juventus Under 23, quindi le società di serie D poi quelle retrocesse dalla Lega Pro.

I criteri per la riammissione d’ufficio in serie C sulla carta - almeno fino a quando non verrà pubblicato il documento che spiegherà i parametri che permetteranno di stilare una graduatoria andando a vedere dove si piazzerà l’Arezzo - descrivono una strada in salita. Detto questo è anche vero che ad oggi rumors su possibili nuove squadre B (società che devono versare subito 1,2 milioni di euro per l’iscrizione) non ce ne sono. Se nessun club dovesse presentarsi spazio a quelli di serie D, quindi quelli di C che dovranno essere allineati secondo i famosi parametri. Quanto inciderà la tradizione sportiva, quanto il bacino di utenza, quanto il vivaio e sarà possibile accedere al ripescaggio anche per chi ne hanno usufruito negli ultimi 5 anni? In tal senso tra le retrocesse non mancano i club che ne hanno beneficiato dal Ravenna (estate 2020), Cavese (estate 2018) fino al Bisceglie (estate 2018 e 2019). Tanti tasselli devono andare al loro posto e fino ad allora parlare con certezza di un ritorno d’ufficio in serie C o di speranze pari allo zero senza avere appunto carte alla mano è quanti mai prematuro.