Arezzo, dieci giorni per conoscere il futuro

Il 17 maggio la pubblicazione del regolamento per le licenze nazionali. La strada del ripescaggio è stretta ma ci sono diversi club in difficoltà

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di Matteo Marzotti

Ci sarà da attendere almeno fino a metà maggio, probabilmente lunedì 17, per conoscere nel dettaglio le dinamiche relative alle licenze nazionali ed eventuali ripescaggi. L’Arezzo, stando alle parole del dg Guglielmo Manzo, è alla finestra nel senso che vuole percorrere due strade. Una è quella della serie D e che richiederà organizzazione e progetti tecnici chiari per individuare mister, giocatori e in particolare under di categoria, e l’altra che punta verso il ripescaggio. C’è un aspetto che va chiarito subito. Parlare oggi di ripescaggio è difficile, peggio ancora fare una stima delle possibilità di risalita d’ufficio in serie C perché tutto dipende da quel documento che sarà pubblicato a breve, dove solitamente il piazzamento in classifica incide per metà sulla classifica di merito. Va detto che il documento dell’ultima stagione non eliminava la possibilità di ripescaggio delle società retrocesse direttamente dalla Lega Pro. Certo, una società classificatasi all’ultimo posto quando viene stilata una graduatoria per la riammissione non ha lo stesso punteggio di una che magari è retrocessa perdendo i playout. Però qui entrano in ballo gli accoppiamenti che si giocheranno tra il 15 e il 22 maggio. Se il Legnago dovesse avere la meglio sul Ravenna agevolerebbe l’Arezzo dato che i giallorossi hanno usufruito del ripescaggio nell’ultima stagione. Ma anche qui vanno studiate le norme perché il Bisceglie, ad esempio, ha usufruito di due riammissioni di fila e quest’anno è di nuovo ai playout contro la Paganese che a sua volta ha registrato un ripescaggio nell’estate del 2019.

Scorrendo i nomi delle retrocesse dietro l’Arezzo, in una ipotetica classifica, ci sarebbe il Livorno, penalizzato e ultimo nel gruppo A. La Lucchese ha detto che cercherà il ripescaggio - se le norme lo consentiranno - da capire invece la Pistoiese. Altro aspetto da tenere bene a mente sono poi i club che stanno incontrando o che potrebbero avere difficoltà al momento della chiusura del bilancio e nel rispettare i pagamenti per l’iscrizione. "Vedrete un’ecatombe a fine anno, visto che tanti presidenti di serie C sono già pronti e desiderosi di alzare le mani" ha detto poche settimane fa Pietro Lo Monaco. Parole che se trovassero conferma potrebbe aprire delle porte, ma si torna sempre lì. Fino al 17 maggio, senza quel documento, e senza la certezza dei club iscritti alla serie C (tra metà giugno e fine mese) si resta nel campo dell’ipotesi con l’unica certezza per l’Arezzo della retrocessione in D.