Arezzo, 20 anni fa il ritorno in C1 dopo l'interminabile spareggio con lo Spezia

Una ricorrenza particolare per il calcio amaranto

Serse Cosmi quando allenava l'Arezzo

Serse Cosmi quando allenava l'Arezzo

Arezzo 14 giugno 2018 -  Quella partita in una calda domenica di metà giugno non finiva mai. Ma dopo 128’ supplementari compresi e tanti brividi, la gioia del ritorno in C1. Pistoia, 14 giugno 1998, finale play-off di C2 fra Arezzo e Spezia, la Spal già promossa. Gli amaranto partivano in posizione di vantaggio, ovvero bastava il pari dopo l’extra time. Presidente Francesco Graziani (nessun giocatore nella storia amaranto vanta la sua carriera), allenatore un rampante Serse Cosmi. La formazione: Tardioli, Di Loreto, Barni, Cipolli, Spinelli (98’ Mundula), Mearini, Baiocchi (96’ Campanile), Grilli (73’ Palmieri), Pilleddu, Balducci, Signorini. Nello Spezia allenato da Filippi c’erano Sottili, Cioffi, Chiappara, Barontini, il primo poi allenerà l’Arezzo (2016-2017), gli altri due ci giocheranno, mentre Barontini aveva indossato l’annata precedente la maglia amaranto e in questa stagione è salito da tecnico in Promozione col Selci, squadra umbra. Stadio pieno, la gradinata gremita e colorata di amaranto, tanti aretini anche in tribuna. Complessivamente un esodo di cinquemila, forse seimila tifosi. Gli spezzini nella curva grande.  Al 29’ Balducci, uno dei giocatori di maggior classe della truppa di Cosmi, segnò dopo azione d’angolo e la C1 sembrò più vicina, ma al 5’ della ripresa, l’arbitro Pirrone di Messina concesse un rigore, molto ma molto dubbio. Penalty trasformato da Chiappara. Da lì in poi nonostante l’Arezzo avesse qualcosa in più, aleggiavano fantasmi, il timore della beffa. Al termine dei tempi regolamentari risultato di 1-1, si andò quindi ai supplementari. La tensione e la stanchezza aumentavano, il caldo non diminuiva. Qualche occasione per l’Arezzo, alcune per lo Spezia, una punizione dal limite di poco alta di Barontini, la fine del match sempre più vicina ma ecco, il recupero, il triplice fischio non arrivava in un recupero, poi in contropiede, al tramonto della sfida, l’Arezzo che stava per raddoppiare ma il portiere commise fallo. Rigore, trasformato da Campanile e a quel punto era finita davvero: sarebbe bastato l’1-1, arrivò il 2-1 a sancire il ritorno degli amaranto in C1. Seconda promozione dopo la ripartenza seguita al fallimento del ’93. Graziani e Cosmi, i giocatori, gli altri dirigenti, i tifosi, grandi protagonisti della rinascita dell’Arezzo. Vent’anni dopo il tramonto di Pistoia è ancora dolce. Fausto Sarrini