MONTEVARCHI
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Aquila, Banchini sicuro: "Mazzini va aiutato"

Il tecnico dei rossoblù commenta il periodo "no" dell’estremo difensore. "Adesso è fondamentale reagire dopo gli errori"

di Giustino Bonci

Si lecca le ferite l’Aquila, dopo un inizio di 2023 da incubo. Nei tre incontri disputati dalla ripresa del torneo, a Olbia e con Reggiana e Siena tra le mura amiche, i rossoblù non hanno conquistato neanche un punto, subendo altrettanti 2-1 a sfavore, con 6 reti al passivo e 3 realizzate. Un ruolino di marcia non certo consono ad una squadra che voglia raggiungere la salvezza. Se, infatti, i confronti giocati fin qui nell’anno solare hanno visto il Montevarchi esprimersi, a tratti, alla pari o persino meglio di fronte ad avversari dal tasso tecnico superiore, è chiaro che sui risultati e la classifica pesano come macigni gli errori individuali commessi a turno da questo o da quel calciatore. In Sardegna, l’8 gennaio, costarono caro agli aquilotti il mancato intervento di Bertola in area in occasione dell’1-1 gallurese e l’ennesimo gol preso su calcio d’angolo. Con la capolista, il 15 del mese, è stato ancora fatale un corner, con la retroguardia montevarchina immobile sull’inserimento di testa di Kabashi. Peraltro favorito da un’incertezza del portiere Mazzini al momento di siglare il raddoppio dalla lunga distanza. Non si sono registrati, infine, progressi nel pacchetto arretrato del team di Banchini neanche con il Siena, che in 16 minuti ha rifilato due sberle ai padroni di casa. E nella circostanza a sbagliare i tempi dei rispettivi interventi sono stati l’ex viola Chiti, nell’azione che fruttato alla Robur il vantaggio di Paloschi, e di nuovo l’estremo difensore aquilotto, uscito in maniera maldestra dando via libera a Buglio. Proprio sul periodo "no" di Stefano Mazzini, in prestito dall’Atalanta come la punta Italeng, ha risposto ad una nostra domanda l’allenatore Marco Banchini, a corollario del secondo ko casalingo consecutivo: "In gruppo abbiamo dei ragazzi a posto – ha replicato il mister – che vanno aiutati e non meritano di essere criticati a prescindere. Mazzini è un calciatore giovane che ha bisogno di fare esperienza e se in una squadra è il portiere a sbagliare si prende gol. Avremo delle valutazioni da fare – ha concluso – ma ritengo che sia fondamentale la reazione agli errori. Possibile, ripeto, quando l’ambiente è sereno e ti consente di scendere in campo con tranquillità facendoti esprimere a dovere le tue doti. E’ la missione che ci attende, ovvero lavorare tutti insieme per uscire dalla crisi, trasformando la rabbia per le sconfitte in energia positiva". L’Aquila, dunque, dovrà cercare di spezzare il digiuno nella trasferta di sabato prossimo (ore 17,30 il fischio d’avvio) al Recchioni di Fermo, stadio violato il 12 settembre 2021 grazie al sigillo di Diego Gambale. Va detto, però, che rispetto alla passata stagione la Fermana è ben più competitiva. E’ reduce dal pareggio per 1-1 imposto al Cesena e con 28 punti naviga a gonfie vele e lontana dai play-out.