Sanremo, l'invasione aretina record: alla ribalta a sorpresa i Rasenna Bras e Romina Zadi

Nella notte dei duetti affiancano The Zen Circus: un gruppo di ottoni, dalla gavetta alla ribalta più importante. La danzatrice nelle coreografie di Baglioni

I Rasenna Bras a Sanremo

I Rasenna Bras a Sanremo

Arezzo, 9 febbraio 2019 - Peccato che Sanremo finisca: perché di aretini ne scappa fuori continuamente e da tutti i pori. E di questo passo potremmo comodamente candidarci ad ereditare il festival della canzone italiana.

Ultimo esempio? Intanto Romina Zadi, una splendida ballerina che arriva proprio da qui. Mentre tutti gli occhi del pubblico e dei telespettatori sono per Baglioni, nelle aperture delle serate televisive, al suo fianco c'è sempre lei: coreografie curatissime, in un gioco di colori e di movimenti, che hanno dato l'abbrivio alle varie puntate, insieme alle melodie dei successi di Claudio.

Nata ad Arezzo, assistente coreografa di Francesco Saracino, collaborazioni con tanti artisti a cominciare da Enrico Brignano. La televisione le è familare: da Colorado a La Prova del cuoco, dalle opere alla fiction. Lunghi capelli biondi e una presenza scenica che non passa inosservata.

Poi ecco loro i Rasenna Bras: cinque tutti aretini, un gruppo di ottoni che gli innamorati della musica conoscono bene. Qualcuno perché ha imparato ad apprezzare i loro singoli strumentisti, altri perché li hanno seguiti in questi anni nelle loro evoluzioni tra i festival aretini, dalle performance all'Aurora alle mille occasioni che li hanno visti sul palcoscenico.

Bene, anche loro a Sanremo. L'altra sera, nella notte dei duetti, hanno campeggiato su Rai Uno. In un'immagine impegnatissimi, sotto il logo della rete ammiraglia, a soffiare nei loro strumenti a fiato. In un'altra quasi come super eroi: in alto, lì dove in genere calano gli artisti dell'Ariston, dominare in un gioco di contrasti il gruppo sulla scena.

I Rasenna Bras
I Rasenna Bras

Che poi sono sempre loro: The Zen Circus. Hanno abbandonato per una sera (anzi due...male queste cose...) gli sbandieratori? Ed eccoli scortati dai Rasenna Bras, nell'incrocio tra la loro canzone, Brunori Sas e gli strumentisti aretini.

Qualcuno con il cuore rosso sulla giacca, quasi a ripercorrere con un fil rouge il resto delle loro esibizioni. Chi sono i Rasenna Bras? Eccoli i nomi e i cognomi dei nostri  nuovi "eroi": sono Francesco Agnello, Maria Rossi, Duccio Nocchi, Filippo Mazzini e  Saverio Zacchei.

Per loro, come per gli sbandieratori, è scattato sui social l'effetto riconoscimento. "Ma siete proprio voi? Grandi". "Siete straordinari".

La più gettonata nettamente Maria, l'ultima arrivata nel gruppo. Un coro di consensi e lei a postare perfino il pass di Sanremo, un po' come quando ti svegli di scatto e ti dai un pizzicotto per renderti conto se stai sognando o se sei sveglio davvero.

I Rasenna Bras
I Rasenna Bras

No, sono proprio svegli. Bravi perché pronti a cogliere l'offerta di Woodworm, l'etichetta discografica che a braccetto dei suoi leader sta ricucendo piano piano la città alla riviera, Arezzo a Sanremo. Pescando fior da fiore esperienze finora mai portate alla ribalta nazionale anche se fatte di anni di lavoro, prove, fatica che solo chi fa musica può immaginare. Senza vergogarsi della gavetta, dalle piccole piazze di paese fino ai matrimoni. 

Sì sono proprio loro, nel tempio della canzonetta: insieme ai Negrita, ai manager della Woodworm, ai loro artisti di punta che sono i The Zen Circus e Motta. E a Rancore, il rapper che affianca Daniele Silvestri nella sua esibizione e che è ad ora l'unico che stasera abbia chance di vittoria finale, in coppia con uno dei beniamini finora sia del televoto che della sala stampa. Più gli sbandieratori. Più...calma, il festival non è ancora finito. E le sorprese sono dietro l'angolo.