Morgan, piazza Grande fa spettacolo: migliaia di notte. E oggi il finale della tre giorni

Il cantante racconta e canta: la pioggia non spaventa il pubblico. Oggi un premio Strega, Nesi, e la performance finale di Andrea Scanzi

La folla per Morgan

La folla per Morgan

Arezzo, 14 luglio 2017 - Ha resistito perfino ad uno spruzzo d’acqua: a furia di fare la danza della pioggia finisce che la nuvola si apre quando non dovrebbe. Proprio a cavallo dell’orario di ingresso di Morgan ecco lo scrollone che non ti aspetti. Ma non cambia la serata. Perché chi c’è insegue la goccia come fosse l’elisir di lunga vita. E chi non c’è continua a salire verso il centro.

E’ la giornata clou della festa di piazza Grande. Una festa che calamita la folla verso la città alta. Era l’obiettivo della Confcommercio e dei suoi partners: riportare non la chiesa, come avrebbe voluto un vecchio allenatore, ma la piazza al centro del villaggio. Prima con la notte delle lanterne: lì dove non arrivano i convitati della cena in bianco, anche se 570 sonio davvero tanti. Poi la folla della notte, le lanterne a led al posto di quelle di fuoco.

Ieri la scossa di Morgan. Sale sulla terrazza dopo le 22, dribblando le gocce di pioggia e la folla che intanto si è concentrata. Migliaia di persone. Non siamo ai cinquemila di Lou Reed o di Peter Gabriel, e non avrebbero potuto essere, ma sono tante. E insieme battezzano il ritorno della musica pop e dei concerti nella sua platea più affascinante.

Non più il palcoscenico al pozzo ma la terrazza. Prima parla, provocatorio il giusto, rispondendo alle domande di tre intervistatori. Poi finalmente canta, al pianoforte come ama fare quando non è con la sua formazione al completo. E intorno una piazza che batte fino a tardi. La tre giorni d’estate ormai è una certezza. E lo sarà fino a stasera. L’onore e l’onere del finale è affidato ad Andrea Scanzi, che si lascia alle spalle le Passioni del suo festival per convergere sulle passioni di alcuni eroi dei nostri tempi. Parole e racconto, racconto e parole.

Così come la letteratura, stavolta affidata ad Edoaro Nesi, un premio Strega protagonista conil suo ultimo libro «Tutto è in frantumi e danza» scritto a quattro mani con il manager  Guido Maria Brera. Quindi alle 20 il jazz live di Selene Lungarella, che sarà accompagnata da piano, contrabbasso, batteria e fiato. Alle 21.30 Andrea Scanzi. E poi il sipario.